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Medjugorje, dal Papa via libera al culto pubblico: «Ma non per incontrare i presunti veggenti»

Medjugorje, dal Papa via libera al culto pubblico: «Ma non per incontrare i presunti veggenti»

La Nota del Dicastero dottrina fede approvata da Bergoglio non si pronuncia sulla soprannaturalità ma riconosce i frutti spirituali e la bontà messaggi

19 settembre 2024
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Via libera al culto pubblico a Medjugorje ma non per incontrare i presunti veggenti. Gli elementi raccolti permettono di riconoscere che sono presenti le condizioni per procedere alla determinazione di un 'nihil obstat'. «È arrivato il momento di concludere una lunga e complessa storia attorno ai fenomeni spirituali di Medjugorje. Si tratta di una storia in cui si sono susseguite opinioni divergenti di vescovi, teologi, commissioni e analisti", sottolinea 'La Regina della Pace', Nota sull'esperienza spirituale legata a Medjugorje meta di pellegrinaggi da tutto il mondo con un indotto complessivo attorno agli 11 miliardi, firmata dal cardinale Víctor Manuel Fernandez, e da mons. Armando Matteo prefetto e segretario per la sezione dottrinale del Dicastero per la Dottrina della Fede. Un testo approvato dal Papa, il 28 agosto scorso, presentato oggi in Vaticano, che riconosce la bontà dei frutti spirituali legati all'esperienza di Medjugorje, autorizzando i fedeli ad aderirvi - secondo quanto stabilito a maggio dalle nuove norme per discernere questi fenomeni - in quanto "si sono verificati molti frutti positivi e non si sono diffusi nel popolo di Dio effetti negativi o rischiosi".

Va detto che la Nota del Dicastero per la Dottrina della Fede approvata dal Pontefice non si pronuncia sulla soprannaturalità ma riconosce appunto gli abbondanti frutti spirituali legati alla parrocchia-santuario della Regina della Pace e formula un giudizio complessivamente positivo sui messaggi pur con alcuni chiarimenti. Complessivamente positivo il giudizio sui messaggi pur con dei chiarimenti su alcune espressioni. Si fa notare che "le conclusioni di questa Nota non implicano un giudizio circa la vita morale dei presunti veggenti" e che in ogni caso i doni spirituali "non esigono necessariamente la perfezione morale delle persone coinvolte per poter agire".

La dichiarazione di soprannaturalità - il parere del direttore editoriale dei media vaticani, Andrea Tornielli - "potrà ancora esserci, ma non bisogna più attenderla per autorizzare culto, devozioni e pellegrinaggi, se non vi sono inganni o interessi nascosti, se i messaggi sono ortodossi e soprattutto si riscontrano tante esperienze positive". 

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