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Dengue, casi in aumento in Italia: c’è la circolare del Ministero. L’infettivologo Bassetti: «Meglio tardi che mai, ma ormai è tra noi»


	L'infettivologo Matteo Bassetti
L'infettivologo Matteo Bassetti

Nel documento – inviato a Regioni, Comuni Federazioni sportive, veterinari e istituti zooprofilattici – le indicazioni sulle “misure anti-zanzara” da adottare durante gli eventi sportivi e nelle zone umide. Caso mortale in Toscana

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«Porre in atto tutte le misure utili a limitare il rischio di ogni ulteriore trasmissione all'uomo nelle situazioni in cui si realizzano assembramenti di popolazione per manifestazioni sportive, soprattutto quando queste si svolgono in aree a rischio (per la presenza del vettore), a ridosso di zone dove si verifica maggiormente la moltiplicazione delle zanzare, o in occasione delle quotidiane passeggiate degli animali domestici specialmente in prossimità di macchie verdi, di zone acquitrinose, corsi d'acqua, fabbricati che possano dar rifugio alle zanzare adulte o durante le ore di particolare densità vettoriale ecc». È quanto dispone una circolare del ministero della Salute inviata a Regioni, veterinari, istituto zooprofilattici, ma anche a federazioni sportive nazionali, federazione sport equestri e all'associazione dei Comuni Anci. Nella circolare - firmata dal Direttore generale della Prevenzione Francesco Vaia e del Direttore generale della Salute animale Pierdavide Lecchini - si sottolinea come «in Italia, in questo periodo in cui le temperature climatiche» che favoriscono la proliferazione dei vettori, generalmente zanzare (quali serbatoi di alcuni virus), continuano a palesarsi positività per Dengue sia in soggetti di ritorno da altri Paesi dove la malattia è endemica, sia in individui che non presentano una correlazione con viaggi in Paesi endemici e per i quali è riferita una trasmissione autoctona del virus». E si ricorda che «la Dengue è causata dal virus Denv che si trasmette agli esseri umani attraverso la puntura della zanzara del genere Aedes albopictus». E che «le regioni maggiormente interessate sono la Lombardia, il Lazio, l'Emilia Romagna, il Piemonte, il Veneto». 

Le raccomandazioni

Dunque - prosegue la circolare del ministero della Salute «si raccomanda di dare opportuna e capillare diffusione delle informazioni, attraverso comunicazione diretta al cliente (in ambulatorio, cliniche veterinarie o universitarie ecc) e ai soggetti coinvolti o attraverso l'uso di cartellonistica (nei maneggi, nelle aree sportive in generale e non solo), circa le misure di prevenzione quali: l'uso di repellenti topici (da utilizzare secondo le indicazioni del produttore) e di abbigliamento adeguato e protettivo in caso di frequentazione dei luoghi di cui sopra; l'attuazione di forme di lotta ambientale autorizzata efficace verso la zanzara (larve e adulti), se possibile, prima degli eventi sportivi o comunque nelle situazioni di stabilimenti o strutture più a rischio».

E ancora: «In caso di lotta ambientale si invita a fare affidamento a ditte autorizzate che attuino controllo delle proprie attrezzature e l'impiego di disinfestanti autorizzati. Considerato che il rischio di contrarre le arbovirosi in generale e nella fattispecie la Dengue dipende dalla conoscenza delle informazioni, dall'atteggiamento e dal corretto comportamento di ciascuno, nonché dall'implementazione di attività di controllo dei vettori, si prega di dare massima diffusione della presente nota». Si ricorda infine «che in condizione di sintomatologia sospetta quale: febbre elevata a insorgenza improvvisa, cefalea severa e dolore oculare (retro-orbitario), dolori muscolari e articolari, nausea, vomito, linfonodi aumentati di volume, eruzione cutanea o altro si invita a rivolgersi prontamente ai medici e/o pediatri di famiglia per le valutazioni di competenza».

Bassetti: «Circolare? Meglio tardi che mai»

«La circolare del ministero della Salute sulla Dengue? Meglio tardi che mai, però ormai è tra noi con diversi focolai nel Paese e non credo che se ne andrà. Quindi giusto fare prevenzione per quanto riguarda lo sport, i veterinari e gli Istituti zooprofilattici, ma c'è anche la necessità di diagnosi differenziale di quelli che sono i sintomi tipici della Dengue. I medici di base, gli ospedali e le Asl devono sapere che, quando ci sono sintomi compatibili in un soggetto che non ha mai viaggiato in un Paese endemico per la Dengue, questa va comunque ricercata e va approfondita la diagnostica. Il messaggio della circolare deve essere questo: è una malattia che oggi ha altre latitudini rispetto al passato. L'Italia e l'Europa devono proteggersi». Così Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova, commenta la circolare sulla Dengue del ministero della Salute a Regioni, Comuni, Federazioni sportive, veterinari e Istituti zooprofilattici, per misure anti-zanzare in eventi sportivi e zone umide.

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