Il Tirreno

Grosseto

Il Bsc si affida a Enrico Vecchi Sarà lui il manager per il 2025

di Maurizio Caldarelli
Da sinistra Pugliese, Vecchi e Piccioli (foto Agenzia Bf)
Da sinistra Pugliese, Vecchi e Piccioli (foto Agenzia Bf)

Baseball «Convinto dai programmi: partiamo da zero per rimanere in alto»

06 novembre 2024
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GROSSETO. Sarà Enrico Vecchi, uno dei più grandi battitori nella storia del baseball grossetano, il nuovo allenatore del Bsc 1952 per il prossimo campionato di serie A. Una scelta per certi versi a sorpresa, arrivata dopo una rapida trattativa. «Sono contento di iniziare questa avventura – sono le prime parole del 54enne manager – sono ormai 13 anni che sono al di fuori del baseball. Mi ha convinto la progettualità della società: partiranno da zero, per rimanere in alto. Entro in una società nella quale Stefano Cappuccini ha lavorato bene dal punto di vista tecnico. Per il momento non faccio i nomi, la dirigenza sa già che mi servirà un roster formato da tot lanciatori, tot interni e tot esterni e piano piano li troveremo. Appena possibile inizieremo gli allenamenti». «Siamo molto in linea su tutta la programmazione – aggiunge Antonio Pugliese, alla prima uscita da presidente – felici di sostituire un pezzo importante del baseball grossetano come Stefano Cappuccini, con un’altra stella come Enrico Vecchi». Della squadra che verrà parla il direttore sportivo Roberto Piccioli, che ha lavorato al fianco di Vecchi nell’ultima stagione del Bbc Montepaschi nel 2011: «Dobbiamo ripartire dai giocatori grossetani, quelli che rimarranno – sottolinea – Non vogliamo fare una squadra esagerata, perché non riusciremo mai a raggiungere le big, senza uno sponsor da 200.000 euro. L’obiettivo sarà rimanere nel girone élite e far crescere questi ragazzi. Non è stato facile in passato, forse abbiamo esagerato, dovevamo fare un passaggio più graduale e farli giocare di più. Purtroppo c’è stata la concorrenza con il Bbc, si faceva a rincorrersi. Dovevamo invece andare avanti per la nostra strada e far crescere i nostri ragazzi. Siamo in contatto con Omar Minaya per un paio di lanciatori stranieri. Dell’anno scorso verrà confermato solo il cubano Aloma». Proprio nei giorni scorsi sono iniziati i lavori di restyling, con un investimento di circa 300.000 euro, del complesso di via Orcagna, partendo dalla sistemazione dei campi. «Se riusciremo ad avere tutte le autorizzazioni – anticipa Pugliese – sarebbe bello giocare già ad aprile nella nostra casa, allo Scarpelli. Rifaremo il manto, la zona bar-ristorante, l’illuminazione. La nostra idea sarebbe di fare anche una foresteria da 24 posti letto, una struttura funzionale al baseball, che dovrebbe vivere di luce propria, che si ripaga con il tempo. Un sogno? Il pallone dietro al campo piccolo, 20x40, per gli allenamenti invernali». L’ultima battuta di Pugliese è sulla fusione con il Bbc: «Preclusioni non ce ne sono. Ho amici fraterni nel Bbc, è solo la forma societaria che crea problemi. Noi abbiamo fatto una srl, non ci sentiamo di sposare una Asd per un discorso di garanzie. Quando ci vorremo confrontare su questo, si sbloccherà tutta la situazione. Servirebbe una squadra di vertice e una che lavori per la crescita dei giovani nei gironi B, C, D, E. Il Parma mette 25.000 sul piatto e prende Liddi, Bologna fa altrettanto per Gouvea. Ma questo atteggiamento è lontano anni luce da noi, anche se facessimo la fusione. Ce l’avremmo 50-70.000 per prendere due lanciatori dominanti? Io dico di no. L’unico modo che abbiamo per arrivare vicino è creare uno zoccolo duro di sei-sette atleti locali, ai quali aggiungere 3-4 tra comunitari e stranieri».

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