Imparare ad allenare i cavalli? In Maremma. E ci sono anche opportunità di lavoro: come funziona il corso
Viaggio nell’azienda agricola dove si stanno formando già dodici specialisti
GROSSETO. Tenere vivo l’interesse sulla filiera del cavallo e dare una risposta concreta alle offerte di lavoro che arrivano da tutta Italia e dall’Europa.
Con questi presupposti è in pieno svolgimento, all’azienda agricola Di Lazzaro, Podere Vittorio Veneto, in località Poggetti Nuovi, il corso di addetto alla cura e allenamento del cavallo, quello che un tempo si chiamava artiere ippico. Dodici i partecipanti a questo percorso formativo promosso dall’agenzia Toscana Formazione, provenienti dalle province di Siena, Grosseto, Livorno, ma anche da Roma e dalla Sicilia. Il corso prevede 900 ore totali, di cui 225 ore di aula (con 5 visite didattiche di 4/5 ore), 345 ore di laboratorio e 30 ore di orientamento collettivo, di cui 8 a titolo individuale, e 300 ore di stage in aziende del settore.
La scelta
«I ragazzi sono motivatissimi – dice Daniele Furi, ex fantino, allevatore di cavalli e titolare dell’azienda Di Lazzaro – nel mercato c’è una grandissima richiesta, mancano sia in Italia che in tutta Europa. La formazione è indispensabile e può dare grandi possibilità di lavoro». I corsisti stanno seguendo lezioni su principi di veterinaria e alimentazione, cura del cavallo, principi di mascalcia, movimentazione del cavallo, gestione della scuderia, principi di equitazione e allenamento, gestione e conduzione del cavallo. Previsti eventi e manifestazioni della filiera.
«L’obiettivo – sottolinea Daniela Piandelaghi, coordinatrice dei corsi di agenzia Formazione Toscana – è di tenere alto l’interesse verso il mondo del cavallo, in un periodo non facile. La nostra agenzia ha organizzato in passato anche un corso di specializzazione per buttero, con dodici iscritti delle quali nove donne e questo fatto ha avuto una grande risonanza, finendo anche sul Washington Post, su un quotidiano tedesco e sulla Rai. Una testimonianza delle potenzialità della filiera del cavallo. Un buon successo sta avendo anche un altro corso per maniscalco, tenuto da Prisco Martucci, ex militare del Cemivet che sta cercando di trasmettere alle nuove generazioni un’arte, quella della mascalcia che sta scomparendo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA