Il Tirreno

Grosseto

L’annuncio

Ippodromo del Casalone, spiragli verso il recupero: la storia dell’impianto e le possibilità in campo

di Maurizio Caldarelli
Una giornata di corse al Casalone in un’immagine di dieci anni fa di Agenzia Bf
Una giornata di corse al Casalone in un’immagine di dieci anni fa di Agenzia Bf

Il sindaco annuncia che sono in corso contatti con associazioni per la riqualificazione

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GROSSETO. «Il cavallo è un qualcosa che ci appartiene, fa parte della nostra tradizione, della nostra vita. La Maremma è riconoscibile all’estero per il cavallo, per il buttero ed è una bella cosa riuscire a rievocare quella che è la nostra grande passione, che ci lega ai nostri amici, in tempi duri così duri per l’ippica e di conseguenza per il nostro ippodromo».

Il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, nel suo intervento di presentazione del 3° Festival del cavallo, che andrà in scena da venerdì 4 a domenica 6 ottobre, ha fatto un cenno alle difficoltà dell’Ippodromo del Casalone, una degli storici impianti sportivi. Costruito nel 1925, l’anello di via Aurelia Antica ha regalato indimenticabili momenti agli appassionati grossetani, con le riunioni sempre gremite di gente: la corsa Tris e il premio Città di Grosseto mandavano il tilt il traffico cittadino, in una zona ancora tutta da costruire. Dal 2018, dopo anni caratterizzati da un inesorabile declino, i cavalli sono rimasti per sempre nei box, senza uscire al tondino per prepararsi ad una corsa. La crisi del settore si è abbattuta anche sul nostro ippodromo e ha uno dei più amati passatempo.

In questi anni si è parlato di qualche tentativo di recupero dell’impianto, che ha una superficie complessiva di 200.000 metri quadrati, ma alla fine la struttura è andata più volte all’asta senza trovare un compratore. L’ippodromo del Casalone, nel quale si correva corse di galoppo anche all’inizio dell’anno è andato all’asta per 3,8 milioni di euro, con rialzi minimi di 20mila euro. La somma minima offribile era di 2,850 milioni di euro.

Uno spiraglio l’ha aperto ieri però il sindaco Vivarelli Colonna: «Stiamo lavorando a delle progettualità con alcune associazioni che si offrono di rivitalizzare il cavallo maremmano. Bisogna però vedere quanto spazio c’è dal sogno alla realtà. Tanti sono stati i progetti che mi sono passati sotto in questi anni, dai concerti, ai centri ortopedici, fino all’acquapark. Ora finalmente sembra essercene uno più concreto e attinente alla realtà. Ci sono tante associazioni che si metteranno insieme per tutelare il cavallo maremmano e queste tradizioni, però dobbiamo vedere se ci sarà il supporto finanziario».

Un progetto di riqualificazione dell’ippodromo del Casalone non potrebbe che aiutare il lavoro dell’Anam, l’associazione che raccoglie gli allevatori del cavallo maremmano. Saranno sessanta gli iscritti alla 44ª Mostra del Cavallo Maremmano in programma nel weekend, che vuole essere un trampolino di lancio per il movimento. «Per il cavallo maremmano – sottolinea la direttrice dell’Anam, Paola Tonelli – non è in cattivo momento. La crisi è soprattutto nelle nascite: lo scorso anno erano 250, nel 2022 240. Troppo poche, vorremmo che ci fosse un aumento. Gli allevatori stanno piazzando tutti i cavalli e questo ci conforta, perché nei prossimi anni si copriranno molte più fattrici rispetto a ora».

 

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