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Maremma, torna all’asta l’agriturismo “gioiello”: oliveti, vigneti e una cantina di vini pregiati compresi nel prezzo

Il casale principale di Poderi Firenze
Il casale principale di Poderi Firenze

Arcidosso, Poderi Firenze va in vendita per la quinta volta e ancora niente acquirenti. Il perché è dovuto a diverse criticità

21 settembre 2024
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ARCIDOSSO. Torna all’asta per la quinta volta Poderi Firenze, agriturismo 2 spighe (equivalente, grossomodo, di un hotel 3 stelle) e gioiello della produzione vitivinicola arcidossina; a prezzo – a questo punto – “stracciato”: appena 1.589.500 di euro contro una stima di 3.044.000.

La procedura di eredità giacente è stata avviata nel 2022. In vendita c’è la piena proprietà dell’azienda agricola individuale (457.597 metri quadri), in via Monte Leoni, località Abbandonato, che esercita attività agrituristiche e viti-vinicole: terreni agricoli accorpati e fabbricati a uso residenziale e ad annesso agricolo; c’è anche una bella piscina in posizione panoramica nella porzione est del mappale, sul retro del casale principale. Oltre ai beni mobili dell’azienda agricola rappresentati da arredi, attrezzature e macchinari; ci sono anche vini imbottigliati e sfusi (prodotti in attesa di vendita).

In palio ci sono annate dal 2013 al 2021 di Cabernet Sauvignon, Ciliegiolo, Montepulciano, Sangiovese nero e Syrah; vigneti impiantati fra il 2005 e il 2007. I terreni agricoli, infatti, risultano attualmente destinati in prevalenza alla coltivazione viti che ricadono nei comprensori dei vini Doc Montecucco e Docg Montecucco Sangiovese, oltre a superfici destinate a oliveto, seminativo e tare (la viabilità di servizio al fondo, le capezzagne dei vigneti, i bacini idrici, gli incolti, le porzioni marginali non coltivabili e qualsiasi altro uso non produttivo agricolo). Gli oliveti del fondo coprono una superficie complessiva di 12.05.88 ettari: per lo più impianti specializzati costituiti prevalentemente dalla pregiata e vigorosa cultivar locale “Olivastra Seggianese”.

Il casale principale dell'azienda è un antico edificio in pietra (già presente al 1954): qui, oltre all'abitazione padronale collocata ai piani primo e secondo ha sede l’agriturismo, con tre camere doppie con bagno e due alloggi per un totale di dodici posti letto oltre a sale e ambienti comuni. Realizzato ex novo nel 2008 – invece – il fabbricato che ospita magazzino, sala degustazione e uffici insieme al terzo fabbricato, adibito a dispensa, lavanderia e magazzino.

Gioiello della corona è la cantina di invecchiamento e vinificazione, con i suoi dodici serbatoi in acciaio inox, la vasca in cemento e resina da 44 ettolitri, 23 barriques e tre botti in rovere francese, oltre a 16 tonneaux in legno da 500 litri; e tanto altro ancora.

Il complesso, tuttavia, è gravato da alcune difformità catastali e di utilizzo; a carico dell’acquirente, quindi, sanare le varie situazioni. E il prezzo, certamente, non è dei più abbordabili: offerta minima 1.589.500 euro, rialzo minimo di 30.000 euro.

L’offerta di acquisto, anche ai fini della partecipazione alla gara, dovrà essere fatta pervenire dagli offerenti entro le 12 di martedì 29 ottobre in via telematica all’interno dell’apposito portale http://pvp.giustizia.it, previa registrazione, seguendo le indicazioni riportate nel “manuale utente” disponibile all’interno del portale Pst Giustizia.


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