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Terme di Roselle, il progetto risorge: in arrivo nuova variante e permessi. Cosa prevede la convenzione

di Massimiliano Frascino
Terme di Roselle, il progetto risorge: in arrivo nuova variante e permessi. Cosa prevede la convenzione

Grosseto, se ne parla da decenni, si avvicina la svolta. Il complesso sarà articolato in tre blocchi per un volume totale di 12.500 metri cubi

20 settembre 2024
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GROSSETO. È in dirittura d’arrivo la variante richiesta in corso d’opera per la realizzazione dell’impianto termale previsto a Roselle, all’interno della ex cava "Buca dei Lucchesi". Il vecchio sito estrattivo di materiali inerti che si trova a poche centinaia di metri dalla strada provinciale dei Laghi, appena fuori dal centro abituato della frazione del capoluogo, lungo via delle Casette di Mota. Il permesso di costruire potrebbe essere rilasciato già la prossima settimana.

Delle nuove terme di Roselle si parla almeno da un paio di decenni, tanto che oramai nessuno ci credeva più. Nell’agosto nel 2021 il consiglio comunale approvava la convenzione con la società Terme di Roselle srl della famiglia Pozzi (Stefano Pozzi è il titolare anche di Blu Bonifica).

A inizio novembre 2022 veniva ritirata l’autorizzazione a costruire relativa a un primo stralcio delle opere, con il versamento di un anticipo di 102mila euro degli oneri di urbanizzazione e costruzione (otre 400mila il totale). A inizio 2023 iniziavano i lavori con l’abbattimento di alcuni vecchi edifici all’interno del sedime della cava.

Dopodiché tutto veniva interrotto per chiedere una variante in corso d’opera, con lo slittamento di qualche decina di metri verso destra (guardando la cava da Grosseto) dell’intero complesso termale rispetto al semicerchio formato sulle pendici della collina dal fronte di cava. Una modifica giustificata dalla necessità di distanziare di alcuni metri gli edifici dalla scarpata realizzata lungo il fronte di escavazione, oggi bonificato e messo in sicurezza. La ridislocazione dei corpi di fabbrica e delle piscine nel grande spazio che affaccia sulla sottostante piana grossetana, consentirebbe così una migliore sistemazione dell’area con gli edifici collocati a una distanza maggiore dalla retrostante parete di roccia calcarea.

Il progetto convenzionato con il Comune prevede che la Terme di Roselle srl realizzi un complesso turistico termale che si estende su una superficie di 4.100 metri quadrati, per 12.500 metri cubi di edifici. Fra le opere previste anche due grandi piscine esterne e una interna alimentate dall’acqua termale che sgorga dal sottosuolo a una temperatura di 38°/40° e una ciclabile che collegherà il centro termale al vicino paese di Roselle.

Stando ai "si dice", l’intenzione della società titolare dell’iniziativa sarebbe di completare l’intervento per poi cedere la gestione della struttura a un soggetto imprenditoriale che ha esperienza nel settore del wellness e del termalismo.

Tenuto conto dell’onerosità della realizzazione del complesso termale - il cui progetto architettonico è stato affidato agli architetti Pietro Pettini e Gino Daviddi, con la parte strutturale affidata all’ingegner Cesare tinti e quella del recupero ambientale al geologo Ubaldo Guastini - la Terme di Roselle srl ha deciso di procedere per stralci. A partire dal cosiddetto "Blocco A", 1.700 metri quadrati per 5.050 metri cubi, con la "realizzazione di un edificio a tre elevazioni costituito da un piano terra destinato ad ingresso, zona bar, ristorante, spogliatoi del personale e area Spa attrezzata, con piscine termali esterne e interne. Al piano primo, servito da corpo scale e ascensore, sono previste dieci camere, tutte con bagno privato e terrazza. Il piano secondo, caratterizzato da una conformazione a torre, è destinato a lounge bar e servito anch’esso da scala e ascensore". L’investimento complessivo per realizzare i 12.500 metri cubi non è conosciuto, ma sicuramente supererà abbondantemente i 10 milioni di euro.

Oltre al Blocco A, l’intervento prevede un centro benessere (Blocco B), costituito da un edificio a due elevazioni, con il piano terra destinato a ingresso, bar ristorante, negozi, servizi e salone termale attrezzato, con spogliatoi, sale trattamenti e piscine termali interne ed esterne. Al piano secondo sarà ricavata un’altra sala ristorante, collegata alla prima da un corpo scala. E una dependance (Blocco C), costituita da due piccoli appartamenti, ad una elevazione, indipendenti ma funzionalmente collegati agli altri edifici del complesso termale.

Infine, due edifici esistenti (denominati D1 e D2), saranno ristrutturati ed inseriti formalmente e funzionalmente nel nuovo complesso termale con destinazione ad accettazione e guardiania.

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