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Argentario, il titolare della pizzeria: «Ci avevano dato tre mesi di vita e invece...»

di Ivana Agostini

	Massimiliano nel suo “regno” fatto di pizze
Massimiliano nel suo “regno” fatto di pizze

Insieme alla madre porta avanti una delle pizzerie più caratteristiche di Porto Ercole

18 settembre 2024
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PORTO ERCOLE. «Ci avevano dato tre mesi di vita e invece siamo qui da 20 anni». Massimiliano Manigrasso, 54 anni, conosciuto da tutti come Massimo, è il titolare de El Merendero di Porto Ercole. Insieme alla madre, Anna Maria Pinto, 69 anni, porta avanti una delle pizzerie più caratteristiche di Porto Ercole: entri nel locale, ti scegli un tavolo libero, prendi tovagliette e posate, ti apparecchi e ordini una delle 100 pizze del menù. Questo è El Merendero che si trova in viale Caravaggio.

«Dopo essere stato molti anni fuori - racconta Massimo - volevo tornare in Italia e aprire un ristorante. Mia mamma, invece, che ci vedeva lungo, mi suggerì di comprare questo fondo: "merita" mi disse. E così è stato. Siamo qui da 20 anni e chi era stato qui prima di noi non era riuscito a resistere».

Anna Maria è ancora il motore e l’anima dell’attività. Mentre il figlio racconta a Il Tirreno la storia della pizzeria, lei in cucina frigge. «Tutto era iniziato con dei panini col prosciutto, piccole merende. Poi - aggiunge il titolare - siamo cresciuti e abbiamo trasformato tutto in pizzeria. L’unica cosa che ci diversifica dagli altri è che i clienti devono apparecchiarsi da soli. Ho precorso i tempi - continua ironico - già sapevo allora che non avrei trovato personale visto che in molti stanno a casa e chi cerca camerieri spesso non li trova».

El Merendero ha appena festeggiato i 20 anni, lo ha fatto in maniera semplice con i cittadini portercolesi o i clienti che sono voluti passare per un saluto. «Le pizze sono tantissime - dice il titolare che è anche il pizzaiolo e lo chef - ad alcune ho dato il nome dei clienti. Se per esempio veniva un uomo o una donna che prendevano ripetutamente la stessa pizza, a quella ho dato il nome di chi la ordinava. Di pizze in testa ne ho ancora una trentina ma adesso non ne faccio più. Quelle che ho bastano. Alla pizza basta cambiare un ingrediente ed ecco che cambia volto».

Massimo e sua madre hanno costruito El Merendero così come lo volevano. "Mio figlio è bravo - dice la donna - e ama questo lavoro e anche io». Anche El Merendero ha subito i danni dovuti al black out ma non farà causa a nessuno. «Credo che ci vorranno anni prima di vedere dei rimborsi e credo che sarà difficile vincere. Chi vuole fa bene a farla. Io ho fatto altre scelte - conclude - sono stati giorni davvero particolari quelli di Ferragosto. Poi una settimana dopo sono tutti andati via e Porto Ercole è rimasto deserto. Per fortuna poi qualche turista è tornato e abbiamo ripreso a lavorare». Madre e figlio sono l’anima dell’attività. Una coppia affiatata che condivide la passione per la ristorazione, il buon cibo e la voglia di accogliere sempre le persone che arrivano in pizzeria.

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