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Tornado sul litorale di Marina. «Ho chiesto lo stato di calamità»

di Maurizio Caldarelli
Effetti del passaggio del tornado di giovedì
Effetti del passaggio del tornado di giovedì

Il sindaco si è rivolto alla Regione Toscana dopo l’evento di giovedì

07 settembre 2024
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MARINA DI GROSSETO. Prosegue la gara di solidarietà nei confronti di Claudio Castellucci e del bagno Giglio, colpito nel primo pomeriggio di giovedì da una tromba d’aria che ha devastato lo stabilimento balneare, distruggendo giochi, arredi, ombrelloni e lettini.

Ieri mattina, l’amministrazione comunale ha firmato una richiesta formale che sarà presentata alla Regione Toscana per il riconoscimento dell’evento calamitoso verificatosi a Marina di Grosseto e per la successiva l’attivazione delle necessarie misure di sostegno economico a favore dei privati che hanno subito danni. La violenta tromba d’aria ha colpito marginalmente il bagno Miramare, causando disagi e gravi danni soprattutto al Bagno Giglio. Ombrelloni e lettini sono stati sollevati dal forte vento e trasportati fino al parcheggio delle Colonie, provocando anche qualche danni a veicoli in sosta. Fortunatamente, non sono stati registrati feriti. «Con questa richiesta – dichiarano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla Protezione civile Riccardo Megale – puntiamo a ottenere il riconoscimento dello stato di calamità naturale per attivare i fondi regionali necessari per risarcire i danni subiti da privati e operatori commerciali. Continueremo a monitorare la situazione e forniremo tutto il supporto necessario ai soggetti interessati. Siamo vicini alla nostra comunità e lavoreremo affinché sia garantita la ripresa delle attività e la sicurezza della zona. La tutela del territorio e il benessere dei nostri cittadini sono la nostra priorità assoluta».

Lusingato da così tanto affetto e interesse il titolare del Giglio. «Mi fa piacere questa vicinanza dopo l’evento meteorologico che ci ha colpito – dice Claudio Castellucci – Nelle ultime ore ho fatto una stima al ribasso dei danni, che ammontano non meno di 60.000 euro, il che vuol dire aver lavorato per niente quest’anno. Ovviamente se la tromba d’aria fosse arrivata prima sarebbe stata anche peggio, ma è stata una devastazione completa».

Ieri mattina il Bagno Giglio ha riaperto regolarmente la spiaggia con la metà degli ombrelloni e senza i giochi, distrutti dal tornado, che ha spedito gli oggetti a centocinquanta metri di altezza. «Ho messo una cinquantina di ombrelloni – prosegue Castellucci – ho lasciato quelli che si sono salvati, più quelli che avevo in magazzino. Complessivamente ho 112 lettini in meno e 60 ombrelloni in meno. I giochi non ci sono più, anche se un “salta salta” sono riuscito a rimetterlo in piedi per far giocare i più piccoli».

La richiesta di stato di calamità da parte del Comune, è l’ultimo atto nei confronti di Castellucci: «Mi sono stati tutti molto vicini. Simone Guerrini, responsabile della rete Balneari, si è immediatamente attivato e la sera mi ha invitato a cena nel suo ristorante al Moby Dick, gli altri colleghi si sono interessati mi hanno aiutato a liberare la spiaggia dalle macerie. Il Bagno Bertini mi ha messo i pali per gli ombrelloni. Il presidente del consiglio comunale Fausto Turbanti si è attivato subito con il Coseca per la recupero del materiale da portare via e mi ha portato la sua solidarietà anche il comandante della Capitaneria di porto di Castiglione della Pescaia. I clienti hanno capito e mi sono stati vicini. Grazie a tutti».


 

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