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Orbetello invasa dai pesci morti: cosa sta succedendo nella laguna e perché si è scatenata la polemica politica – Video

di Ivana Agostini

	I pesci morti a Orbetello (Foto di Enzo Russo)
I pesci morti a Orbetello (Foto di Enzo Russo)

Il disastro cresce per via dello scirocco e non è più limitato solo ad Ansedonia

27 luglio 2024
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ORBETELLO. Il pesce morto nella laguna di Orbetello non è più solo accatastato allo sgrigliatore di Ansedonia ma è arrivato alla Spiaggetta, a Neghelli, e sotto la Guzman. Un cambio di direzione dovuto al vento. Dalla mattina di sabato 27 luglio, a partire dalle ore 6, oltre 20 operatori monitorano, controllano e raccolgono le carcasse anche con l’ausilio dei barchini. Lo fa sapere la Protezione civile del Comune di Orbetello. Diga, Levante, Ponente, Mulino, Quadrato, Guzman, Spiaggetta, Darsena sono le zone attenzionate senza dimenticare lo sgrigliatore sotto il controllo dei Pescatori. Le operazioni proseguiranno fino a notte inoltrata per riprendere all’alba di domenica 28 luglio.

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Nella mattina di venerdì 26 luglio si è riunito il Comitato Tecnico Scientifico e il sindaco Andrea Casamenti, in via precauzionale, ha chiesto ad Arpat un’analisi continua dell’aria. «Fino a questo momento – dice il primo cittadino – sono stati riempiti 20 grandi sacchi di pesce allo sgrigliatore pari a un quantitativo di circa 100 quintali di pesce morto». Si tratta della stima del pesce che è stato raccolto pronto per lo smaltimento e non della totalità del pesce morto. «Con il cambio del vento – aggiunge – il pesce morto in maggior quantitativo è arrivato lungo Orbetello e Neghelli a levante. Quindi sono in fase di potenziamento gli interventi per la rimozione e nel giro di poche ore sono state attivate 7 ditte locali per la raccolta delle carcasse».

Filo diretto e polemiche
Di tutto quello che sta accadendo in laguna il sindaco tiene costantemente aggiornato il presidente della Regione Eugenio Giani. Nel frattempo non si placa la polemica per quello che sta avvenendo a Orbetello. Già giovedì 25 luglio il Pd locale, il Movimento cinque stelle e l’opposizione consiliare di Alternativa Orbetello avevano chiesto le dimissioni del sindaco lagunare per «manifesta incapacità». Anche Azione ha rincarato la dose con Marco Remaschi, segretario regionale di Azione-Toscana, Francesco Grassi, segretario provinciale di Azione-Grosseto e Luca Aldi, coordinatore comunale di Azione-Orbetello che hanno chiesto il commissariamento della laguna. «La situazione della laguna in questi giorni è diventata drammatica e si profila un disastro simile a quello del 2015 – sostengono i tre – Ma per la verità il pericolo di una moria generalizzata di pesce incombe ogni estate e le autorità finiscono sempre per sperare nei venti di nord/ovest. È evidente che la gestione ordinaria dell’accordo di programma tra Regione e Comune non riesce a scongiurare il pericolo: in primo luogo per la scarsità delle risorse stanziate, circa 1 milione di euro all’anno da parte della Regione Toscana (che sembra la cifra compatibile con il bilancio dell’ente), con cui non è stato possibile, nel tempo, per esempio, sostituire le imbarcazioni, che, oltretutto, vengono utilizzate sia per la raccolta delle alghe, che per la risospensione dei sedimenti, né migliorare i sistemi di pompaggio. In secondo luogo per le lungaggini burocratiche». Azione è critica anche col il consorzio che dovrà nascere per gestire lo specchio d’acqua: «ma le cose non potranno andare meglio con l’istituendo consorzio tra Ministero dell’ambiente, Regione e Comune, perché l’ultima versione della relativa proposta di legge, approvata dal Ministero, prevede l’autorizzazione di spesa per la gestione ordinaria della stessa cifra di un milione di euro all’anno, mentre nulla è previsto per gli interventi di natura straordinaria. E questo tipo di interventi sono stati individuati, su incarico della Regione, dal gruppo di lavoro diretto dal professor Lubello del dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Firenze e riguardano, tra l’altro, l’allargamento dei canali esistenti e l’escavo di nuovi canali all’interno della laguna». Remaschi, Aldi e Grassi parlano anche dei soldi venuti meno per la bonifica della parte pubblica della ex Sitoco: «A questo punto, poiché è provato che con le gestioni ordinarie le risorse difficilmente vengono stanziate in misura importante e quando alla fine vengono stanziate non si riesce neppure a iniziare le opere, Azione chiede al Governo di nominare un commissario, il quale, grazie ai poteri in deroga e con i mezzi finanziari adeguati, svolga sia gli interventi strutturali individuati dagli studi universitari, sia la bonifica dei fanghi inquinati dell’area di fronte all’ex Sitoco. Solo dopo si può creare un Consorzio per la gestione ordinaria. Il commissariamento è l’unica strada percorribile se non vogliamo che la laguna e l’economia locale muoiano in mezzo alle solite polemiche». Anche il Laboratorio Riformista dice la sua: «Non si può vivere alla giornata, aspettare il vento, la pioggia e altro e neppure si può ricordare che ci sono state altre morie, tanto peggio, e neppure devono essere i cittadini volontari a farsi portavoce di iniziative estemporanee, raccogliendo le firme per coinvolgere altri soggetti, cosi come non si può incontrare commercianti fuori dalle sedi istituzionali. Il laboratorio riformista ha proposto più volte un consiglio aperto sulla laguna, abbiamo fatto un incontro d’inverno sulla laguna e sulla proposta di legge bipartisan degli onorevoli Rossi-Simiani. Simiani presente, Rossi assente giustificato e l’amministrazione totalmente assente. Crediamo che il Comune debba incontrare pubblicamente tutti gli enti interessati compresi i pescatori».

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