Il Tirreno

Grosseto

La ricostruzione

Schianto sull'Aurelia a Grosseto, caccia al tir che ha schiacciato tre operai: la dinamica, gli indizi e le condizioni dei feriti

di Matteo Scardigli
Il camion stretto e schiacciato dal tir e i resti sul luogo dell'incidente (Foto AgenziaBF)
Il camion stretto e schiacciato dal tir e i resti sul luogo dell'incidente (Foto AgenziaBF)

Gli agenti della polizia stradale sulle tracce del camion che non si è fermato dopo aver stretto contro il guardrail il furgone di una nota impresa edile della città

14 marzo 2024
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GROSSETO. Un arco ampio, nero, ancora segna l’asfalto della Quattro corsie dal punto in cui, nel pomeriggio di mercoledì 13 marzo, il furgone a bordo del quale viaggiavano tre operai – padre e figlio e un collega – di un'impresa edile della città, tutti di origine straniera, si è schiantato contro il guardrail fin dove si è fermata la sua corsa, con il muso rivolto a 180 gradi nella direzione opposta a quella di marcia e una ruota in meno, rimasta incastrata nella barriera di sicurezza.

L'incidente
Nello schianto, tutti e tre gli occupanti del mezzo sono rimasti feriti; uno era stato addirittura sbalzato fuori dal furgone attraverso lo sportello lato passeggero mentre il veicolo si girava su se stesso, e precipitato in corsa sull’asfalto.

feriti
Il conducente, portato al Misericordia, se l’è cavata con una prognosi di 30 giorni grazie al corretto funzionamento dell’airbag. Padre e figlio, invece, erano stati portati al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena (sull’Aurelia era atterrato anche Pegaso, decollato poi alla volta dell’azienda ospedaliera universitaria senese). E se si apprende che il più giovane, scaraventato contro il parabrezza (forse per il mancato utilizzo, forse per un malfunzionamento delle cinture di sicurezza), è stato già dimesso, l’uomo classe ‘66 resta ricoverato nel presidio della città del Palio: per lui prosegue l’iter diagnostico mentre la prognosi rimane riservata.

Caccia al tir
Nessuna traccia, invece, del camion che trasportava una cella frigorifera bianca e che – secondo la ricostruzione – avrebbe schiacciato il mezzo a lato della carreggiata nel corso di una manovra di sorpasso. La polizia stradale, intervenuta sul luogo dell’incidente con tre pattuglie (Arcidosso, Grosseto e Massa Marittima) insieme alla sezione infortunistica, armata di drone e sistema di rilevamento TopCrash per la ricostruzione della scena in tre dimensioni, sta cercando il conducente. Al fine di consentire i rilievi e le operazioni di soccorso, gli agenti avevano bloccato il passaggio di altri mezzi sulla Quattro corsie per circa tre ore, deviando il traffico veicolare. La lunga coda che si era venuta a creare si è esaurita lentamente per poi scomparire prima della riapertura dell’arteria viaria. Fondamentale, allo scopo di stringere il cerchio sul camion pirata, potrebbero essere gli ulteriori accertamenti disposti sul furgone dell’impresa edile, posto sotto sequestro dal pubblico ministero Carmine Nuzzo. Sul tratto in questione, infatti, non sono presenti telecamere che possano aiutare nello svolgimento delle indagini.

Le ricerche
Nel frattempo gli agenti della stradale battono le strutture della grande e media distribuzione organizzata dalla Maremma in direzione nord servite dall’Aurelia. L’obiettivo è quello di individuare quale tra queste potrebbe aver ricevuto una consegna del tir con cella frigorifera, allo scopo finale di individuare il conducente; che potrebbe essere fuggito come semplicemente – più difficile – non essersi accorto di ciò che stava avvenendo nel suo specchietto retrovisore.

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