Ancora pini caduti a Principina: «Un’oasi purtroppo dimenticata»
Lo sfogo di un residente dopo l’albero crollato: «Ha abbattuto la recinzione»
PRINCIPINA. Sono bastate due giornate di vento forte per riproporre il problema dei pini a Principina a Mare. Ogni anno cadono alberi o grossi rami, portandosi dietro polemiche. La questione, molto sentita, è tornata d’attualità nelle scorse ore dopo che un pino si è abbattuto su due giardini di via dell’Ostrica, abbattendo la recinzione del primo e andando poi a franare in quello accanto. «È il quarto-quinto anno consecutivo, inverno compreso – fa sapere il proprietario dell’abitazione colpita – che dobbiamo fare i conti con queste cadute a causa del vento. Sono veramente stanco. Ho trovato la sgradita sorpresa appena rientrato a casa: parte del pino mi ha distrutto la recinzione, il resto è caduta sul prato del mio vicino. Sappiamo che alcune piante si sono ammalate e che sono soggetti a questi episodi. Servirebbe una maggiore attenzione, sia per la salvaguardia dell’ambiente che per la tutela delle persone».
«Il Comune s’impegna a chiedere la tassa di soggiorno – prosegue il residente di via dell’Ostrica –, ma deve anche tutelare i cittadini. Io ho fatto più volte presente all’ufficio verde che di fronte a casa mia ci sono degli alberi pericolosi, ma non ho avuto risposte. È bastato un po’ di vento per farne cadere uno, con il rischio di colpire qualche persona che passava di lì».
Per Principina a Mare il problema è generalizzato: anche nella zona di via dell’Orata e via della Murena, che si affaccia verso la pista ciclabile che porta a Marina esistono pini malati, che hanno perso la maggior parte dei rami e che hanno il fusto indebolito dalla massiccia presenza di resina. Alcuni rami sono caduti, altri sono rimasti appesi ad altri alberi, ma in questo caso s’innesca anche un’altra situazione: le piante sono su terreno demaniale e il Comune non sarebbe tenuto a rimediare. Rimane il fatto che anche la scorsa estate una squadra di vigili del fuoco fu costretta a intervenire per tagliare i rami pericolanti e a togliere dalla ciclabile (che è invece di pertinenza comunale) quelli caduti.
«Ho chiesto l’intervento del Comune – aggiunge il proprietario del giardino invaso dal pino – per portare via i detriti e per capire se il terreno è demaniale o comunale. Voglio vedere cosa succede, il pino è ancora lì per il momento. Alla fine toccherà a me smaltirlo, ne sono convinto. Non vorrei succedesse come in passato quando venne ammassato da una parte, aumentando il degrado della zona e rendendo pericoloso il passaggio delle biciclette».
E chiosa: «Serve una maggiore pulizia, com’è stata fatta in primavera nella zona del Rio Grande. Gli alberi colpiti dal cancro resinoso o da altre malattie andrebbero sostituiti con nuovi alberi, come viene richiesto ai privati, dopo aver tolto il pino dal giardino. Solo in questa maniera si salvaguarderebbe la bellezza di Principina a Mare, un’oasi di pace, un paradiso selvaggio, ma troppo dimenticata. Ci sono strade dissestate, nelle quali è impossibile transitare in bici o in moto. L’aumento della tassa di soggiorno speriamo servirà per interventi di manutenzione non più differibili». © RIPRODUZIONE RISERVATA