Il Tirreno

Grosseto

L’operazione

Sequestrati i barattoli-trappola per polpi: scoperti sui fondali tra Talamone e Marina di Grosseto

Sequestrati i barattoli-trappola per polpi: scoperti sui fondali tra Talamone e Marina di Grosseto

In estate, anche con la collaborazione dell'organizzazione Sea Shepherd Italia, la sezione Operativa Navale della guardia di finanza, ha svolto un periodo di sorveglianza mirato alla pesca di frodo

1 MINUTI DI LETTURA





GROSSETO. Guardia di finanza e capitaneria di porto hanno collaborato al più grande sequestro di attrezzatura per la pesca del polpo (Octopus vulgaris) mai avvenuto in Italia, circa 7.500 barattoli per la cattura trovati e rimossi dal fondale nel mare tra Talamone e Marina di Grosseto. Si tratta di una tecnica di pesca detta “a barattolo”, che parrebbe esser stata inventata in Spagna, con un'unica cima di nylon lunga diversi chilometri a cui vengono legati, ogni otto metri circa, dei barattoli neri di plastica che funzionano come trappole per polpi. La legge stabilisce sia la quantità di trappole consentite per ciascuna imbarcazione nonché il divieto di lasciare i dispositivi di pesca in modo stabile nel fondale, anche un anno intero.

In estate, anche con la collaborazione dell'organizzazione Sea Shepherd Italia, la sezione Operativa Navale della guardia di finanza, ha svolto un periodo di sorveglianza mirato alla pesca di frodo nelle acque tra Talamone e Marina di Grosseto, pesca illegale finalizzata proprio alla cattura del polpo con l'ausilio di trappole costituite da barattoli in materiale plastico. 

Primo piano
Il caso a Livorno

Morte di Giada Norfini, ipotesi spaccio: indagato l’uomo che era con lei

di Claudia Guarino