«Ci batteremo sempre per il nostro ecosistema»
GROSSETO. A 10 anni dal disastro della Concordia, Legambiente ricorda il grande impegno profuso dall’associazione a sostegno della comunità dell’isola del Giglio e torna ad accendere i riflettori sulla necessità di evitare che simili eventi catastrofici si ripetano. «Quella della Concordia – dicono Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana, e Angelo Gentili della segreteria nazionale – è una ferita ancora aperta. Alle famiglie delle vittime scomparse in modo drammaticamente tragico va, oggi come allora, tutta la nostra vicinanza». L’associazione ricorda lo sforzo profuso dal primo momento perché «si evitasse un danno ambientale ancora più grave del naufragio e si procedesse al completo ripristino dell’ecosistema marino e dei fondali danneggiati. Durante la fase di smantellamento abbiamo seguito con particolare attenzione tutti i processi di rimozione, trasporto e smaltimento del relitto» e molto altro. «Quella dolorosissima esperienza deve spingerci con ancora più forza a lottare contro i giganti del mare che minacciano le nostre coste e i nostri ecosistemi. Le imbarcazioni come la Concordia non solo producono un grandissimo inquinamento ma soprattutto, quando troppo vicine alle coste, danneggiano in maniera irreparabile i fondali oltre a mettere a rischio la vita delle persone. L’ambiente non può e non deve piegarsi alla logica del profitto né della spettacolarizzazione. L’errore tragico e sistemico che ha causato la tragedia Concordia ci indica nettamente la strada da intraprendere per evitare che ciò non accada mai più: non dimentichiamolo».