Il Tirreno

Grosseto

Vietato sedersi sulle scale del Duomo: il sit in dei pensionati

di Francesca Gori
Vietato sedersi sulle scale del Duomo: il sit in dei pensionati

Grosseto, i vigili chiedono al cantautore Tiziano Giagnoni di alzarsi: «Stiamo qui da quando siamo piccini e teniamo pulito»

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GROSSETO. L’ordinanza anti-bivacco è stata emessa dal sindaco Emilio Bonifazi alla fine del 2013 e riguarda anche la gradinata del Duomo, così come ogni altro monumento del centro storico. Ma mai nessuno aveva chiesto ai pensionati che si siedono su quei gradini per fare due chiacchiere di alzarsi e andarsene. Soprattutto perché non sono loro che sporcano, anzi. È successo giovedì scorso, quando su quella gradinata era seduto il cantautore Tiziano Giagnoni, insieme a un ottantenne che abita in centro storico e che si era fermato a parlare con il musicista. «È arrivato un agente della polizia municipale - racconta Giagnoni - che ci ha invitati ad alzarci, spiegandoci che c’era un’ordinanza che ci vietava di stare seduti là. Noi abbiamo eseguito, a malincuore ma quell’ordinanza non vieta di stare seduti sui gradini, vieta di bivaccare e sporcare che è cosa ben diversa».

Basta scorrere il profilo Facebook di Giagnoni per capire quanto quei gradini siano un posto del cuore. Ci sono fotografie scattate in estate e in inverno, con un solo amico accanto o con più persone. Un punto di ritrovo di pensionati e anziani, di chi si gode la vista del centro, di chi in estate cerca un riparo dal sole cocente nell’unico punto di ombra della piazza.

E proprio per riappropriarsi di quei gradini, questa mattina alle 11 Giagnoni ha deciso di chiamare a raccolta quante più persone possibili. Pensionati, anziani, innamorati del centro storico, si metteranno seduti sulla gradinata che si affaccia sulla piazza per fare due chiacchiere. E per far vedere che il bivacco, con quello che fanno loro, non c’entra nulla. «Anzi - dice Giagnoni - quando fumiamo, siamo i primi ad andare a gettare le cicche nei cestini e a raccoglierle anche quando vengono lasciate dagli altri».

È successo quando sono arrivate le scolaresche in estate o quando la città è stata attraversata da gruppi di studenti stranieri. «È vero ammette il cantautore - c’è chi si siede su quei gradini, mangia e lascia cartacce e bottiglie per terra. In quel caso è chiaro che l’ordinanza debba essere fatta rispettare perché è di quello che si tratta. Ma non certo se alcuni pensionati si mettono seduti a scambiare due parole sui gradini del Duomo».

Era la fine del 2013 quando il sindaco Bonifazi emise quell’ordinanza che seguiva il decreto legge dell’allora ministro leghista Roberto Maroni che dava mano libera ai primo cittadini di operare in questo senso. «L’agente della municipale - dice ancora il musicista - non ci ha elevato alcuna multa, anche se avrebbe probabilmente potuto farlo. Ma la nostra presenza lì tutto mi sembra tranne indecorosa. Ci siamo sempre stati, fin da quando siamo ragazzini».

E anche questa mattina torneranno lì, a sedersi sui gradini del Duomo dove sono sempre stati.

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