Il Tirreno

Grosseto

Sarà Pacella il candidato anti-Madonna

di Maurizio Bernardini
Sarà Pacella il candidato anti-Madonna

Presidenza dei medici, nuove polemiche tra i fronti. «Volevo l’unità elettorale ma Etica-mente non ha sentito ragioni»

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GROSSETO. È ufficiale: Claudio Pacella è il candidato a guidare l’Ordine dei medici sostenuto da Fimmg (medici di medicina generale; continuità assistenziale), Fimp (pediatri di libera scelta), Sumai (specialisti ambulatoriali), Andi (odontoiatri), Cimo (dipendenti ospedalieri) Aaroi (anestesisti e rianimatori) e Cisl medici.

Se la vedrà con il gruppo costituito dall’associazione Etica-mente medico e Anaao che pare indirizzato a puntare su Roberto Madonna.

A dieci giorni dal voto (25, 26, 27 ottobre) s’infiamma il dibattito. Un paio di giorni fa il segretario Anaao, Alberto Cancemi, nell’esternare il proprio sostegno al progetto di Etica-mente medico aveva parlato di malcontento e insofferenza da parte di molti camici bianchi. E tirato bordate su possibili conflitti d’interessi. Parole che non sono per nulla piaciute all’universo di sigle che si riconoscono in Claudio Pacella. «Quel sindacato non ha cercato una via unitaria. Tutte le principali forze sindacali hanno cercato, inutilmente, un'intesa con l'Anaao che non è stata in grado di gestire le divisioni al proprio interno e ha scelto di cavalcare il malcontento (che non riguarda l’Ordine)».

A proposito del conflitto d’interessi il fronte Pacella ricorda che «il consiglio uscente dell'Ordine vede al suo interno l'ex segretario provinciale del sindacato che mai ha preso le distanze dalle deliberazioni assunte avendole tutte condivise. Addirittura l'esponente dell'Anaao che siede in consiglio, cui va la nostra comprensione, fa parte dell'esecutivo con le funzioni di segretario dell'Ordine«.

Poi altre bordate sul conflitto d’interessi che «trova nell’Anaao dei campioni d’incoerenza. Forse i dirigenti provinciali del sindacato, e i loro iscritti, ignorano che l'attuale presidente della federazione nazionale degli Ordini dei medici (che noi abbiamo sostenuto, sosteniamo e continueremo a sostenere) oltre a essere un dirigente nazionale dell'Anaao è senatore. Ma forse questo per loro (come del resto per noi) non rappresenta conflitto».

Pacella, cos’è successo? «C’è chi ha chiesto che il professor Sergio Bovenga non si ricandidasse - risponde il neo candidato - E visto che è un gentiluomo ha fatto un passo indietro per evitare spaccature. Mi è stato domandato se fossi disponibile e ho dato il mio assenso. Bovenga farà il consigliere».

Qual è la prima cosa che farà se eletto? «Posso dirle che la prima cosa che ho fatto non appena ricevuta l’investitura è stata chiamare i colleghi di Etica-mente medico. Ho cercato di convincerli nel procedere tutti uniti, ma non hanno sentito ragioni». E se dovesse spuntarla? «Li richiamerei perché dobbiamo stare uniti». Quali i punti chiave del suo eventuale mandato? «Ritrovare l’unità, senza dubbio. E dare più slancio all’Ordine di Grosseto. Contiamo poco o nulla in Italia. Tutto avendo bene a mente che l’ordine è un organo sussidiario dello stato per il decoro della professione medica a tutela del cittadino. Non è un apparato sindacale».

E la discussione sul conflitto d’interessi? «In medicina territoriale non esistono carichi dirigenziali che portano conflitti. Dunque non esiste alcun problema».

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