Quel campo dimenticato in mezzo alle case
Castiglione: alle Paduline un terreno tutto buche, regno delle zanzare e soggetto ad allagamenti
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Da ormai trent’anni quel campo è rimasto così: una distesa di erba quasi incolta, che si allaga d’inverno e diventa rifugio delle zanzare in estate.
A Castiglione, a ridosso della zona 167 delle Paduline, una delle zone con il più alto tasso abitato di cittadini, è dal 1983 che la situazione non è mai di fatto cambiata, anche se negli ultimi tempi è forse addirittura peggiorata. A segnalare le pessime condizioni dell’ampia area, sicuramente qualche ettaro, fra la lottizzazione delle “case popolari” e il centro commerciale, sono alcuni residenti della zona. Non tanto per come viene gestito il terreno, rimasto un prato che viene in qualche modo regolarmente tagliato, ma purtroppo per le pessime condizioni in cui adesso si trova.
L’area è attraversata da un canale proprio a ridosso del centro commerciale e sbuca praticamente sotto i caseggiati di via Orsa Maggiore: negli scorsi anni fu oggetto di ripulitura con la terra di riporto che però non fu mai spianata, creando una specie di piccola collinetta dietro la galleria dei negozi e davanti alle case. Ora anche alcuni tronchi di qualche albero sono finiti nel canale di scolo, e per gli abitanti che hanno le case proprio a ridosso, oltre ad essere una brutta vista, è diventata anche una situazione d’emergenza, in caso di qualche rigonfiamento del canale stesso.
E poi lo stesso prato che divide la 167 “storica” e il centro commerciale è adesso difficile da attraversare. Tante massaie, tutti i giorni, per andare a fare la spesa alla Coop passano proprio attraverso il campo: ma i marciapiedi, che originariamente dovevano condurre alla strada che porta verso il centro, si interrompono dopo alcuni metri.
Nell’area, all’epoca della realizzazione dei fabbricati, in quel punto si era parlato di costruire alcuni campi da tennis, idea poi tramontata. E tutto è rimasto come allora. Il terreno, probabilmente con l’abbassamento di una falda acquifera, si è così abbassato notevolmente in più punti, e quando piove si crea un vero e proprio lago artificiale.
Una soluzione potrebbe essere quella, magari a settembre nell’ambito della pulizia dei fossi che il Comune promuove annualmente, di riportare la terra di risulta, ricca di humus, proprio nella depressione in modo da livellare nuovamente il prato.
Un intervento, a sentire i tecnici, che potrebbe essere fattibile, e che aiuterebbe poi a ripristinare tutta la zona, aiutando anche chi deve tagliare l’erba. In attesa che, prima o poi, l’area venga definitivamente sistemata.