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Gud fuori almeno per un mese: Kean, con il Verona devi pensarci tu

di Tiziana Gori

	Moise Kean
Moise Kean

L’attaccante segnò all’andata una tripletta, contro il Como la sua assenza si è rivelata pesantissima ma è il centrocampo il maggior problema di Palladino

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FIRENZE. È una Fiorentina che si affida come non mai a Moise Kean quella che domenica farà visita alla gemellata Verona in terra scaligera (fischio d’inizio ore 15, arbitro Marco Di Bello). E non solo perché all’andata la sua tripletta fece decollare la Viola nelle primissime posizioni della classifica. Era il 10 novembre 2024, il 3-1 finale faceva sognare una Fiorentina da Champions. Quantomeno, senza esagerare, una Fiorentina in grado di compiere quel salto di qualità che le permettesse di abitare le prime posizioni in maniera continuativa (come non succedeva dai tempi di Montella e dai primi mesi di Paolo Sousa).

La stagione viola si sta dimostrando molto più discontinua, un’altalena di risultati e prestazioni che lascia perplessi i tifosi e fa arrabbiare Pradè («Non vogliamo un campionato anonimo», ha detto il diesse dopo la sconfitta con il Como) ma la realtà è che, al di là del nuovo infortunio di Gudmundsson, le cose per la Fiorentina, sono cominciate a girare diversamente dopo il malore di Bove e il cambio di quella linea di centrocampo con Adli, Cataldi e Bove sulla trequarti, che aveva consentito a Palladino di schierare un 4-2-3-1 di grande equilibrio. Poi l’infortunio a Cataldi (e il suo rientro a livelli non ancora ottimali) e una difficoltà a creare gioco anche con le piccole squadra che possono spiegare la grande discontinuità di risultati.

Per Gud gli accertamenti diagnostici parlano di almeno 40 giorni di stop. Probabile un suo rientro contro l’Atalanta, o contro il Milan, a inizio aprile. Gli esami hanno evidenziato una frattura a carico del passaggio sacro-coccige. Contro il Verona sarà indisponibile anche Colpani (trauma contusivo al collo del piede destro) che dovrebbe mancare anche per la partita interna contro il Lecc e. In forte dubbio per domenica anche Adli, reduce da un infortunio a una caviglia. Così come mancherà lo squalificato Gosens. Occhio anche ai cartellini gialli. Sono diffidati Fagioli, Mandragora, Richardson e Zaniolo.

Nel Verona mancheranno gli infortunati Frese (lesione cartilaginea a livello della troclea femorale destra, rientro previsto per fine febbraio), Harroui (lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, stagione finita), Tengstedt ( rientro fine febbraio), Serdar (lesione al retto femorale, rientro a metà marzo). Squalificato Bradaric.

Contro il Verona, squadra dal tasso tecnico inferiore (al di là di come vada a finire la partita i valori in campo dicono questo) la Fiorentina dovrà provare a imporre il proprio gioco a centrocampo e da lì, passando per i guizzi sulla fascia di Dodò e Folorunsho e i passaggi di Beltran, liberare la potenza e il fiuto del gol di Moise Kean.

Molto in dubbio la presenza di Racine Adli, ma quando sarà nuovamente a disposizione l’idea di Raffaele Palladino è quella di costituire, con Fagioli, una sorta di doppia regia con cui avere maggiore controllo del centrocampo. Palladino ha avuto la conferma del sostegno della società ma le parole del direttore generale Pradè dopo la partita con Como fanno capire che non tutti gli danno credito a tempo indeterminato. Servono risultati.

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