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Fiorentina-The New Saints 2-0, segnano Adli e Kean: l’assalto Viola all’Europa riparte

di Giuseppe Boi

	L'esultanza dei giocatori della Fiorentina
L'esultanza dei giocatori della Fiorentina

Debutto al Franchi con vittoria sui gallesi: la cronaca della partita

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FIRENZE. La Fiorentina aveva tutto da perdere. Perché il The New Saints è sì l’orgoglio di Llansantffraid-ym-Mechain e di Oswestry, ma messi insieme non arrivano a 20mila abitanti. Perché è la prima volta che partecipa a una competizione europea, mentre la Fiorentina viene da due finali consecutive di Conference. E per lungo tempo lo spettro delle sofferenze nel turno preliminare con la Puskás Akademy sembra materializzarsi al Franchi.

Poi ci pensano Adli e Kean e la Viola chiude con un successo la prima gara europea dell’anno e mette in cascina tre punti importanti nella classifica Conference League. L’orologio non fa in tempo a fare un giro e il The New Saints si fa vivo dalle parti di Terracciano. Ma è un fuoco di paglia: la Viola prende il mano la gara e comincia a provare a scardinare il muro difensivo di Harrison, che schiera un 4-3-3 solo sulla carta. Per lunghi tratti della gara i gallesi dietro la linea della palla sono 11, le ali giocano da terzini, i raddoppi sul portatore di palla sono sistematici. Quelli di Ikoné al 5’, Kouamé all’11’ e al 31’, Beltran al 22’ e Biraghi un minuto dopo, sono guizzi dei singoli che non cambiano la sostanza: il 4-2-3-1 scelto da Palladino partorisce un possesso palla continuo, i suoi sono in controllo totale della partita ma il The New Saints non va mai in reale affanno.

E poi ci si smette la sfortuna: prima perché Mandragora al 43’ trova l’incrocio dei pali; poi perché calciando si infortuna ed è costretto ad abbandonare la gara. Serve una giocata o una mossa tattica che sparigli. L’ingresso di Richardson al primo di recupero non cambia la disposizione dei Viola e il secondo tempo riprende come era finito il primo: il muro di gomma del The New Saints non crolla e anzi i gallesi acquisiscono minuto dopo minuto sicurezza nei propri mezzi. Il piano tattico funziona, ma a farlo saltare è Palladino.

La scossa arriva al 58’ con tre ingressi – Dodo, Gudmundsson e Kean – che disegnano un 4-3-3 a cui bastano sette minuti per arrivare al gol: ci pensa Adli che riceve palla da Ikoné e segna con un piattone. La rete cambia l’inerzia e al 69’ arriva il raddoppio di Kean con un tap-in sulla respinta di Roberts. La matassa si scioglie e la Viola sorride. 

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