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Fiorentina, tre partite su quattro al Franchi: il calore dei tifosi per la svolta

di Francesco Gensini

	I tifosi viola
I tifosi viola

La Viola potrebbe avere un immediato grande vantaggio dal calendario

19 settembre 2024
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FIRENZE. Kean in grande spolvero, gli aggiustamenti in fase difensiva, le mani e l’esperienza di De Gea, Gudmundsson che finalmente sta arrivando: queste e altre ragioni possono essere alla base dell’auspicata risalita della Fiorentina in classifica accompagnata dal miglioramento nell’espressione qualitativa del gioco davvero essenziale per il cambio di passo, tutte vanno bene e su tutte sempre insieme ad altre insiste e insisterà Raffaele Palladino negli allenamenti al Viola Park.

La spinta

Ma ce n’è una esterna al tecnico campano e alla sua squadra che può diventare ancora più importante: la spinta di Firenze. Dei tifosi viola, allargando ovviamente il concetto a tutte le componenti della passione viola che vanno oltre la città come punto di riferimento, ma quella è: delle prossime quattro partite fino alla sosta d’inizio ottobre per lasciare nuovamente spazio alle nazionali, la Fiorentina ne giocherà tre al Franchi e la quarta a trenta chilometri per il derby regionale con l’Empoli e anche al Castellani come sempre saranno diverse migliaia i sostenitori di Biraghi e compagni. E se le cose non vanno per il verso giusto e desiderato, poter contare su stadio e pubblico amico rappresenta sempre un elemento non secondario di appoggio.

Le incognite

Sì, c’è il rischio dell’arma a doppio taglio che un vantaggio può diventare svantaggio per la pressione psicologica che ne deriverebbe dal rovescio della medaglia in caso di nuovi passi falsi con prestazioni non all’altezza, ma banalmente la Fiorentina, Palladino e i calciatori viola sono ben contenti di affrontare Lazio, The New Saints e Milan davanti ai propri tifosi, specie in questo momento in cui l’inizio della stagione non ha soddisfatto le aspettative: nell’ordine, i biancocelesti del fiorentino Baroni domenica, i gallesi per il debutto nella fase a gironi di Conference League giovedì 3 ottobre e i rossoneri domenica 6 ottobre prima dello stop al campionato. Tre gare al Franchi a cui appunto va aggiunta la trasferta più comoda e più vicina di tutte le diciannove, messa lì in calendario tra la Lazio e il Milan.

I risultati

Non che finora al Franchi le cose siano andate benissimo, tutt’altro, con due pareggi di rincorsa dallo 0-2 sia contro l’Akademia Puskas che il Monza e lo 0-0 ancora più emblematico con il Venezia che la partita successiva già aveva subìto quattro gol dal Milan a metà primo tempo a San Siro: ma il passato è passato e adesso conta solo quello che Palladino e i suoi riusciranno a costruire da ora in avanti e provarci nello stadio di casa, sempre banalmente però realisticamente, è meglio che aggiungendo le difficoltà di un ambiente difficile se non ostile.

Anche perché poi, alla ripresa dopo la sosta, il quadro si rovescerà completamente: in meno di tre settimane, dal 20 ottobre al 7 novembre, sono in programma ben sei partite e la Fiorentina ne disputerà addirittura cinque lontano da Firenze tra Italia ed Europa. Ecco il motivo per cui è tanto importante, anzi fondamentale, che in qualche modo la squadra viola riesca a sfruttare al meglio gli impegni nell’immediato prima di infilarsi dentro a un calendario che somiglia più alla centrifuga di una lavatrice. E farlo magari senza il conforto dei risultati e della risalita in classifica anche solo accennata, complicherebbe tutto con risvolti indecifrabili e non rassicuranti.

Il vertice

Intanto, a proposito di Firenze e del “Franchi”, oggi – 19 settembre – è in programma l’atteso incontro tra la sindaca e Commisso, con la questione stadio ovviamente sul tavolo della discussione, tema dei più stringenti per tutte le implicazioni sportive, economiche, strutturali, di relazione, che si porta dietro. Non a caso la prima cittadina di Firenze ieri, a margine di un evento istituzionale, ha tenuto a ribadire. «Mi auguro che l’incontro sia costruttivo nell’interesse della città e dell’amministrazione, che è quello di dare una casa alla Fiorentina e ai tifosi viola».

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