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Affrico X-Factor dei nuovi talenti: la società diventa affiliata Viola

di Francesca Bandinelli
Affrico X-Factor dei nuovi talenti: la società diventa affiliata Viola

Nell’anno del centenario la società diventa partner della Fiorentina

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FIRENZE. L’obiettivo è quello di tagliare il traguardo dei 600 tesserati, con cui mettersi alla prova con 42 squadre. È il sogno nel cassetto a cui sta lavorando l’US Affrico, società sportiva dilettantistica che lo scorso aprile ha festeggiato, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, i suoi primi gloriosi anni di storia. Il primo nuovo tassello di questo grande mosaico, invece, l’ha messo al suo posto ieri, con la presentazione ufficiale del progetto di affiliazione alla Fiorentina, in pratica con l’entrata a far parte della rosa delle società nell’orbita dei viola, diventando un nuovo punto di riferimento sul territorio e, l’auspicio è proprio questo, magari un bacino di talenti a cui attingere. Uno, Filippo Caroti, portiere che la passata stagione ha giocato con la maglia dell’Affrico negli Allievi 2005, si è unito ai pari età viola l’estate appena conclusa: altri saranno “scovati” prossimamente, con l’attività capillare portata avanti dal coordinatore scouting del club del presidente Commisso Giovanni Giovarruscio – ex capitano dell’Affrico, come lui stesso ha ricordato – e da Renato Buso, ex viola e oggi Direttore Tecnico della storica società fiorentina. Sono tre le sedi dove si divide l’attività sportiva dell’Affrico: c’è quella storica di viale Fanti, accanto allo stadio Franchi e al confine perfetto con l’attuale centro sportivo della Fiorentina, il Davide Astori; ma ci sono anche Bellariva, dove è presente un campo da calcio a otto e dove si tengono allenamenti individuali della scuola calcio e del calcio giovanile, e pure San Marcellino. Ed è proprio qui che, sempre da ieri, si sono ritrovate per la prima volta le bimbe – per il momento di tutte le età – che vogliono avvicinarsi al mondo del pallone: sì, perché la partnership con Fiorentina abbraccia generi e generazioni. Non è un caso che, per brindare alla nascita di questa collaborazione, ieri, fosse presente in rappresentanza della Fiorentina femminile anche Alice Parisi. «L’inizio di questo nuovo percorso – spiega la presidente Valeria Pisacchi – è motivo di grande orgoglio. È un piccolo-grande passo che volevamo compiere e che stiamo riuscendo a veder nascere». La mission, spiegata con assoluta chiarezza da Renato Buso, ex viola e oggi Direttore Tecnico dell’Affrico, è quella di provare sì a forgiare nuovi calciatori, elemento affatto secondario alla luce della crisi del calcio italiano a cui ha fatto riferimento anche il Ct Mancini, ma soprattutto “costruire” uomini, insegnando il rispetto per la diversità, per i compagni, per l’allenatore o l’istruttore, ma anche per l’avversario e per l’arbitro. Ai genitori presenti, Buso, si è rivolto proprio così. Prima di tutto verrà il divertimento, la capacità di stare insieme, condividendo obiettivi, successi e pure sconfitte: la speranza, però, resta sempre la stessa, che il nuovo idolo dei tifosi del domani possa nascere proprio qui, a due passi dallo stadio. «Perché allora sì, sentir scandire il suo nome dalla Fiesole – dicono in coro i dirigenti – sarebbe davvero bellissimo». In gruppo, pronto ad allenare su specifici fondamentali, ci sarà anche Christian Riganò, il bomber che ha riportato la Fiorentina dall’inferno della C2 al paradiso della Serie A, e che la passata stagione ha regalato, dalla panchina, ai ragazzi della prima categoria, la gioia del passaggio in “Promozione”, per la prima volta nella storia. Ci sarà anche la sua “mano” nell’X-Factor per scovare i potenziali campioni del domani, quelli che la Fiorentina studierà da vicino e che l’Affrico saprà far crescere nel modo giusto. «I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli»: lo ha detto Maradona, l’ha fatto suo la società fiorentina. Pronta a mettersi di nuovo in gioco.  

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