Turismo, a Firenze è guerra alla keybox: per b&b e affitti brevi la situazione sta cambiando
Si studiano interventi di controllo alle strutture da parte della polizia municipale
FIRENZE. Un assist per nulla scontato. È quello che la sindaca Sara Funaro ha ricevuto dal Viminale nell’operazione anti keybox. Scontata o meno, l’occasione è comunque d’oro.
Tanto che all’uscita del Cosp in prefettura, ieri pomeriggio, una delle ipotesi ventilate dalla sindaca di Firenze sarebbe la modifica del regolamento di polizia urbana allo scopo di vietare le scatoline di sicurezza anche nel resto della città, e non solo nell’area Unesco come ipotizzato qualche settimana fa nei giorni nei quali si è svolto il G7 del turismo.
Da decoro a sicurezza
Finora, l’unico appiglio del Comune contro il proliferare delle scatoline rosse riguardava l’area Unesco e la salvaguardia del patrimonio artistico e immobiliare della città. La protesta di Salviamo Firenze e l’annuncio della stretta risalgono a metà novembre, al G7 sul turismo nella città italiana che più si sta sforzando per combattere l’overtourism. In quei giorni la sindaca Funaro annunciò un pacchetto di iniziative a favore del turismo sostenibile nel campeggiava la rimozione dellle keybox dalle facciate dei palazzi dell’area Unesco dall’inizio del 2025, oltre allo stop per gli altoparlanti e limiti alle golf car a zonzo per il centro.
La circolare diffusa lo scorso 18 novembre dal Viminale richiama invece l'osservanza del testo unico sulla sicurezza, fornendo margini di manovra ancora maggiori contro il proliferare delle cassettine per il check-in in remoto. Chi svolge attività di affitti brevi deve procedere con il riconoscimento e quindi con la consegna delle chiavi agli ospiti de visu e non da remoto, dice la circolare. Quindi niente self check-in, cassettine di sicurezza e codice di sblocco.
«Stiamo valutando gli strumenti che potremmo utilizzare come la modifica al regolamento di polizia urbana», coglie la palla al balzo la sindaca uscendo dalla prefettura. «La circolare prevede la valutazione degli strumenti e il confronto con le categorie, in particolar modo con la Camera di commercio - aggiunge - Passaggi che faremo per poi riaggiornarci con la prefetta la prossima settimana, dopo aver fatto le verifiche amministrative sulle possibilità di modifica al regolamento di polizia urbana». Per iniziare a rimuovere le keybox, le modifiche al regolamento dovranno passare dall’approvazione in giunta e in consiglio.
Controlli ai B&b
La circolare del Viminale mette in moto anche la prefettura, che annuncia una vera e propria ricognizione delle strutture ricettive fiorentine. «La circolare ci chiede di affermare un principio che esiste da tempo: l'identificazione deve avvenire 'de visu', direttamente – ribadisce la prefetta Francesca Ferrandino – Non si può affidare agli strumenti che ci offre la tecnologia moderna. Ne stiamo parlando da un po' di tempo con la sindaca, definendo una serie di azioni per garantire ulteriormente il rispetto della norma. E in questo c'è una perfetta sintonia». E aggiunge che partirà «una scrematura e una mappatura di quelle che possono essere le situazioni critiche: non è che tutte le strutture ricettive sono fuori norma». Da lontano esulta anche l’ex sindaco di Firenze Dario Nardella: «Finalmente qualcosa si muove – scrive sui social l’eurodeputato dem – Bene la circolare del Ministero dell'interno che vieta l'accoglienza da remoto negli affitti turistici brevi. L'esplosione di key box nelle città d'arte e turistiche snatura il concetto di accoglienza e crea seri problemi di sicurezza perché non garantisce la identificazione degli ospiti. E ora avanti anche in Europa con un regolamento sugli affitti brevi».