Si amplia il Museo di San Marco riaperto il Refettorio grande
Pavimento ripristinato e un nuovo allestimento delle opere
FIRENZE. Un ritorno tanto atteso, quello del Refettorio grande del Museo di San Marco. Restaurato e interamente riallestito, l’ambiente era in parte inaccessibile al pubblico dall’ottobre 2023 a causa di un sollevamento del pavimento in cotto.
I lavori sono stati resi possibili grazie alla donazione del mecenate Michael W. Scherb, inglese, fondatore e amministratore delegato di Appian Capital Advisory, il principale investitore nel settore dei minerali critici. La donazione, definita da un accordo tra pubblico e privato volto a valorizzare il patrimonio culturale fiorentino Direzione regionale Musei nazionali Toscana, ha permesso di ripristinare integralmente il pavimento sollevato, recuperare la spazialità originale della sala e l’affresco, e di definire un nuovo allestimento museale con una rinnovata disposizione delle opere d’arte, ora valorizzate da un moderno impianto di illuminazione, accompagnate da nuovi supporti alla visita. Non è stato solo il refettorio in sé a essere oggetto di modifiche: i lavori hanno interessato anche l’affresco con la Provvidenza dei domenicani sormontata dalla Crocifissione, realizzato da Giovanni Antonio Sogliani nel 1536, che richiedeva un nuovo restauro. A cambiare è anche l’impianto di illuminazione. Adesso questo si compone di faretti led orientati sui dipinti e sull’affresco e da un sistema di illuminazione indiretta che evidenzia lo spazio architettonico. Le nuove luci garantiscono un comfort visivo ottimale per il pubblico, la piena valorizzazione dell’ambiente e delle opere, e inoltre un notevole risparmio energetico. La donazione ha dunque riportato alla luce uno spazio caro a tutti coloro che desiderano vivere un’esperienza culturale diversa dal solito. Tra le sale e i corridoi del Museo di San Marco non è infatti inusuale incontrare giovani studenti e studentesse alle prese con carboncino e carta bianca. I quadri e gli affreschi sono ottimi spunti da cui trarre ispirazione, come conferma Stefano Casciu, direttore regionale Musei nazionali Toscana del MiC: «Grazie a una donazione spontanea abbiamo potuto riprendere la grande sala per riproporla al pubblico. Abbiamo colto l’occasione di rifarla completamente, ristrutturando l’affresco del Sogliani, ricollocando i quadri che erano disposti in vecchio stile, rifacendo anche l’impianto di illuminazione. Il pubblico del Museo di San Marco è colto e consapevole di cosa sta guardando ed è il nostro pubblico ideale. Ci auguriamo che aumenti con l’arrivo della tramvia, ma con discrezione, perché desideriamo preservare la sua aurea speciale». Il Refettorio grande era il luogo dove i frati quotidianamente consumavano i pasti in comune. Il vasto ambiente preserva un’architettura in parte gotica, risalente alla fase antecedente alla ristrutturazione del convento progettata per i Medici da Michelozzo. Severa e robusta, questa seguiva il gusto risalente all’epoca dei Silvestrini, i monaci che avevano vissuto in questi ambienti prima dell’arrivo dei Domenicani. La sala si compone di quattro campate voltate a crociera con costoloni, ma fa da padrone l’affresco di Giovanni Antonio Sogliani raffigurante la Provvidenza dei Domenicani sormontata da una crocifissione e santi, delimitata in basso da un basamento a finti marmi.
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