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Firenze, 25enne suicida alla Scuola Marescialli: la famiglia contro il provvedimento di archiviazione

ll giuramento degli allievi marescialli a Firenze (foto d’archivio)
ll giuramento degli allievi marescialli a Firenze (foto d’archivio)

La giovane, allieva carabiniera, si tolse la vita nella Scuola Marescialli

29 settembre 2024
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FIRENZE. Archiviata l’inchiesta sul caso della ragazza di 25 anni, allieva della Scuola Marescialli di Firenze, che il 22 aprile scorso si è tolta la vita nella sua stanza, all’interno della struttura, sparandosi con la sua pistola. Nelle scorse settimane infatti la gip Anna Liguori ha accolto la richiesta avanzata dalla procura del capoluogo toscano. La famiglia delle giovane, attraverso il suo legale, avrebbe già pronto un ricorso contro la decisione.

I genitori della ragazza, convinti che il disagio della figlia fosse stato trascurato proprio dalla scuola, scrissero una lettera al sindacato carabinieri Unarma, che la fece avere alla procura. Nella lettera erano riportati tra l’altro svariati dettagli sulle prescrizioni alle quali, come tutti gli allievi, era tenuta la giovane donna all’interno della scuola. Le lettera è confluita nel fascicolo affidato al pm Giacomo Pestelli. Secondo quanto appreso, tutti gli accertamenti eseguiti dagli investigatori avrebbero escluso che la venticinquenne sia stata istigata da qualcuno a togliersi la vita, compresi quelli effettuati sul suo telefono cellulare.

«L’inchiesta è stata archiviata a nostra insaputa – afferma l’avvocato Riziero Angeletti, legale della famiglia –. A margine della memoria depositata in procura avevamo chiesto di essere avvisati nel caso di richiesta di archiviazione. Ma il pubblico ministero ha ritenuto di non avvisarci, perché, a suo parere, non avevamo depositato nelle forme del sistema telematico la nostra memoria. Il tribunale dovrà deliberare sulla correttezza del comportamento del pm che non ha comunicato questa richiesta di archiviazione». Il legale ha presentato un reclamo, come previsto dalla riforma Cartabia.

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