Firenze, si arrampicano sul Duomo e pubblicano il video in rete: è il secondo caso in pochi giorni
Ancora una volta gli “scalatori urbani” hanno preso di mira la cattedrale di Santa Maria del Fiore e adesso si teme la sfida social
FIRENZE. In due si sono arrampicati sul Duomo fino a raggiungere la cima della facciata, poi si sono ripresi con un drone. Maglietta nera, passamontagna per non essere riconosciuti, felpa in vita. Ancora una volta gli “scalatori urbani” hanno preso di mira la cattedrale di Santa Maria del Fiore.
Cos’è successo
È l’alba, la città si sta svegliando, quando la telecamera del drone immortala i due. Il video, pubblicato sul profilo Instragram dell’“urban climber” Paolo Sestini, risalirebbe a pochi giorni fa. E c’è chi non esclude che il protagonista del gesto possa essere proprio lui. Meno di una settimana fa un ragazzino di 17 anni è stato denunciato per essersi arrampicato sulla cima della Cupola del Brunelleschi. L’episodio, è stato ricostruito, risale alla fine di giugno. Adesso questa seconda intrusione, che ha fatto scattare la massima allerta. Si teme infatti che fatti simili si possano ripetere, perché il sospetto è quello di trovarsi davanti a una vera e propria “challenge”, una gara a cui molti altri “scalatori urbani” potrebbero aspirare a partecipare.
Il rischio “challenge” e la sorveglianza
Alla luce di questi fatti, l’Opera di Santa Maria del Fiore, che gestisce la struttura, ha disposto un aumento della sorveglianza, portata ai livelli massimi. È stato potenziato l’allarme anti-intrusione, e soprattutto è stato deciso di mettere in campo una sorveglianza estesa a tutta la nottata: guardie giurate sempre presenti per vigilare e impedire eventuali intrusioni. Anche l’ultimo episodio, come il primo, è stato denunciato ai carabinieri. Nella denuncia sono stati elencati anche i profili social su cui è apparso il video.
Le indagini
Intanto non si fermano neppure le indagini interne all’Opera: gli addetti sarebbero riusciti a ricostruire le vie usate dagli scalatori per la discesa. Mentre per l’ingresso al complesso non è stata trovata una risposta unica. Le ipotesi in ballo sono molte, compresa quella che i “climber” siano entrati come normali turisti, pagando anche il biglietto e magari a fine giornata, e poi si siano nascosti all’interno per non essere notati dalla sorveglianza e rimanere così dentro l’edificio. Oppure potrebbero aver approfittato del caos di turisti di questi giorni per intrufolarsi senza pagare, magari accodandosi a qualche comitiva. Nell’ultimo video apparso su Instagram sono espliciti i riferimenti – come la scelta degli abiti e le pose dei protagonisti – al celebre videogioco “Assassin’s Creed”, dove è anche possibile scalare la cattedrale di Santa Maria del Fiore e il campanile di Giotto.
Il video sui social
Il vero timore adesso è che la cosa non si fermi qui, e che alla fine qualcuno possa farsi del male, oltre a provocare danni ai monumenti. Potrebbe trattarsi di una vera e propria sfida social. Le pericolose scalate abusive insomma potrebbero non fermarsi. Da qui la decisione dell’Opera di incrementare la sorveglianza e di denunciare subito l’accaduto. Pare che i due scalatori – che devono aver anche fatto dei sopralluoghi in precedenza – abbiano avuto l’accortezza di pubblicare il video della loro prodezza solo dopo alcuni giorni, in modo da rendere più difficile il recupero di eventuali immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza cittadine.
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