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Firenze, violenta lite tra ex calcianti fuori da una trattoria: Scarpellini in ospedale dopo un pestaggio


	Rolando Scarpellini
Rolando Scarpellini

Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia di Stato e il personale sanitario del 118

23 giugno 2024
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FIRENZE. Violenta lite tra ex calcianti sabato intorno alle 20,30 in piazza Tasso a Firenze, nei pressi di una trattoria. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e le volanti della polizia di Stato. Ad avere la peggio è stato l’ex calciante dei Bianchi Rolando Scarpellini, di 54 anni, soccorso mentre giaceva a terra per le botte ricevute. Il suo aggressore sarebbe un uomo di 42 anni, albanese, pure lui, secondo quanto si apprende, legato agli ambienti del calcio storico fiorentino. Al momento gli investigatori stanno indagando per il reato di lesioni personali. L’esatta dinamica dei fatti è ancora al vaglio della polizia.

Stando a una prima ricostruzione, nella trattoria era in corso una cena a cui prendevano parte anche alcuni ex calcianti. Il cinquantaquattrenne, si sarebbe avvicinato al tavolo e, sempre stando a una prima ricostruzione degli investigatori effettuata attraverso alcune testimonianze, avrebbe iniziato a infastidire alcuni dei commensali. Ne sarebbe nata una discussione conclusasi fuori dal locale, in modo violento. Nel corso del parapiglia Scarpellini infatti sarebbe stato raggiunto da un forte pugno al collo, che lo avrebbe fatto cadere a terra. A questo punto l’aggressore avrebbe infierito colpendolo con calci su tutto il corpo. L’ex calciante all’arrivo dell’ambulanza giaceva a terra. È stato portato d’urgenza al pronto soccorso. Le sue condizioni non sarebbero gravi, sebbene sia stato trattenuto in ospedale.

Accertamenti della polizia sono in corso anche per verificare il racconto di alcuni testimoni, secondo il quale il cinquantaquattrenne nel corso della lite avrebbe brandito una lama. Un coltello a serramanico è stato trovato sul marciapiede nei pressi del luogo della lite e posto sotto sequestro. Gli agenti della squadra volante della questura sono al lavoro per capire se l’arma appartenga o meno all’ex calciante, che per il momento è parte offesa nella vicenda.

L’ex calciante in passato è rimasto coinvolto più volte in episodi di violenza, sia come vittima che come aggressore. Nel dicembre del 2018 patteggiò una pena per porto e detenzione illecita di armi, ricettazione, esplosioni pericolose e minacce aggravate, per aver minacciato una collega di lavoro della compagna puntandole una pistola al volto, in un bar dell’Isolotto.

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