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A Firenze in arrivo tre nuovi hotel di lusso: dal Sudafrica agli Usa, ecco chi investe

di Chiara Vignolini
L’ex collegio La Querce e a destra Villa di Camerata dove c’era l’ostello
L’ex collegio La Querce e a destra Villa di Camerata dove c’era l’ostello

Le operazioni all’ex collegio La Querce e a Camerata

15 aprile 2024
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FIRENZE. È risaputo, oramai, che la bellezza di Firenze incanta quotidianamente turisti provenienti da tutto il mondo. Ma non solo, a mettere gli occhi sulla culla del Rinascimento sono anche i proprietari delle catene alberghiere che investono su edifici sia nel centro storico che nei vari quartieri. Dal Sudafrica agli Stati Uniti, sono tre gli hotel di lusso che entro un anno apriranno in città mentre l’Anglo American Hotel Florence di via Solferino, appartenente al celebre gruppo americano Hilton, ha già iniziato la sua attività i primi di aprile. Si tratta di un palazzo del 1800 con un totale di 118 camere e suite ed un cortile interno. Costruito nel 1892, come uno dei primi hotel di Firenze, questo edificio storico ha ospitato personalità illustri come Leo Tolstoj, Carla Fracci, Rudolf Nureev e Maria Callas. Dispone anche di una palestra e di due sale riunioni in grado di ospitare fino a 70 persone.

Tra quelli in apertura entro due anni c’è l’ex collegio Alla Querce di via della Piazzuola, in zona Cure. Con una superficie utile di oltre 13mila metri quadrati, è composto da un insieme di edifici risalenti al XVI secolo. Proprio qua, dove fino al 2005 studiavano i ragazzi dell’élite fiorentina, sorgeranno 61 camere, 20 suite e una suite esclusiva di 210 metri quadrati per un totale di 82 stanze. La struttura è stata scelta del gruppo alberghiero sudafricano “Leeu Collection” per creare la prima sede italiana de L’Auberge Resorts Collection, la quale sarà gestita dal proprietario della Roma, Dan Friedkin. «Siamo estremamente entusiasti di espandere la nostra presenza in Europa con l’aggiunta di Firenze e del Collegio alla Querce – ha affermato Friedkin, presidente di Auberge Resorts Collection – Si tratta di una nuova destinazione dinamica, ricca di cultura , arte e design in una città di fama internazionale». I servizi dell’hotel includono una piscina all’aperto, una sala dedicata alla degustazione di vini, una spa, un centro fitness, una galleria d’arte e una boutique. Gli spazi esterni si compongono di un giardino di oltre un ettaro, strutturato su cinque livelli, che comprenderà un ristorante, una limonaia trasformata in sala da pranzo e un bar a bordo piscina. Infine, anche una sala riunioni, il teatro e la cappella, installazioni artistiche e laboratori. Una struttura, questa, che dalla sua chiusura è stato abbandonato e nel 2013 venne occupato da oltre cento persone, sfrattate e si insediarono all’interno.

Tra gli edifici in riqualificazione c’è anche l’ex villa di Camerata in viale Righi, alle pendici di Fiesole, che si prepara a riaprire nel 2025 come il primo Baccarat Hotel italiano. Il complesso, di proprietà del Demanio, è stato venduto tra il 2019 e il 2020 ma è subito entrato in una situazione di stallo a causa dello scoppio della pandemia. L’acquirente è una società romana in accordo con il gruppo israeliano Omanam che ha previsto di costruirci una struttura a cinque stelle gestita, però, dalla catena statunitense SH Hotels di Barry Sternlicht. Con 5.400 metri quadrati di edificio saranno create 75 camere, nella realizzazione è prevista anche una spa, due piscine, una interna ed una esterna, una terrazza, spazi per bar e ristoranti e un’area caffè nel giardino. Infine, rinasce anche l’Hotel Palazzo Ricasoli in via delle Mantellate dove stanno continuando i lavori di ristrutturazione.

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