Roberto Vecchioni va in procura a Firenze dopo la querela del figlio di La Russa: la festa da imbucati e il furto
Il caso giudiziario nato dalle frasi pronunciate dal cantautore a “La Gaberiana”
FIRENZE. Il cantautore Roberto Vecchioni era ieri mattina negli uffici della procura a Firenze. Sarebbe arrivato al Palazzo di Giustizia a bordo di un taxi, attorno alle 11 del mattino, accompagnato da due avvocati.
Secondo quanto si apprende, Vecchioni si sarebbe recato negli uffici giudiziari a seguito di una querela per diffamazione presentata a suo carico proprio a Firenze nei mesi scorsi da Geronimo La Russa, assistito dall’avvocato Vinicio Nardo. La battaglia giudiziaria con il figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa è relativa ad alcune affermazioni fatte da Vecchioni nel luglio del 2023 proprio a Firenze, durante il festival “La Gaberiana”, e riportate lo scorso luglio sulle pagine de “Il Fatto”. «Mia figlia aveva 14 anni, era il 1997. Per la prima volta volle fare una festicciola in casa insieme a quattro amiche». Ma a quella festa si sarebbero “imbucati” alcuni ragazzi, che poi ne avrebbero approfittato per rubare alcuni oggetti. Alcuni dei responsabili, ha raccontato sempre Vecchioni durante l’evento, furono individuati dalle forze dell’ordine. «Ora, io non voglio fare il cognome, ma dirò come si chiama il ragazzo, così si capisce chi era il padre: il giovane si chiama Geronimo».
Nel 2005 era stato lo stesso Geronimo La Russa a ricostruire la vicenda, in un’intervista rilasciata a Claudio Sabelli Fioretti per il “Corriere Magazine”. «Arrivai con una ventina di amici. Ci furono dei furti. Anche tre dei miei amici, è stato accertato, rubarono qualcosa. Ci rimasi talmente male che da allora non li frequentai più».
La versione data da Vecchioni alla “Gaberiana” invece avrebbe lasciato intendere che il figlio del politico fosse tra i responsabili dei furti. Da qui la decisione di Geronimo La Russa di presentare querela per diffamazione, ritenendo le parole di Vecchioni strumentali e tese a gettare discreto sulla sua famiglia. Sul caso procede la procura di Firenze, che è territorialmente competente dal momento che le affermazioni contestate a Vecchioni sono state fatte nel capoluogo toscano.
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