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Rider travolto e ucciso, automobilista condannato a dieci mesi e dieci giorni

Rider travolto e ucciso, automobilista condannato a dieci mesi e dieci giorni

Firenze: il 28enne era alla guida del suv che investì Sebastian Galassi

03 gennaio 2024
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FIRENZE. Condannato in abbreviato a 10 mesi e 10 giorni di reclusione, pena sospesa, il ventottenne di Scandicci alla guida del suv che il primo ottobre scorso investì e uccise il rider di 26 anni Sebastian Galassi, all’incrocio tra via De Nicola e via Gobetti.

L’autista, difeso dagli avvocati Roberto Sanetti e Mario Caramitti, era finito sul banco degli imputati con l’accusa di omicidio stradale. Disposta nei suoi confronti anche la pena accessoria della sospensione della patente per tre anni. La procura aveva chiesto una pena di 1 anno e 10 mesi. In attesa delle motivazioni della sentenza, la difesa dell’imputato spiega che il tribunale potrebbe aver riconosciuto l’esistenza di un concorso di colpa nell’incidente da parte del rider. 

In base alla consulenza disposta dalla procura, al momento dell’impatto con lo scooter il ventottenne stava guidando la sua Range Rover procedendo a una velocità di 71 chilometri orari, ben oltre il limite dei 50 previsto in quel tratto di strada. Il rider percorreva via De Nicola in uscita città. Quando ha svoltato a sinistra per entrare in via Gobetti, diretto al Deliburger dove doveva ritirare l’ultimo ordine della serata, è stato travolto dal suv che arrivava dal viadotto Marco Polo.

La Range Rover, sempre in base alla consulenza, avrebbe impegnato l’area dell’incrocio nonostante il semaforo fosse giallo, e nonostante ci fossero gli spazi per arrestarsi in condizioni di sicurezza. Il rider dal canto suo avrebbe omesso di dare la precedenza ai veicoli provenienti dalla propria destra, e dunque anche alla Range Rover.

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