Il Tirreno

Firenze

L’omicidio

Firenze, legato e soffocato in casa: chi è il venditore ambulante ucciso e i misteri di un delitto davvero violento

di Chiara Vignolini
Firenze, legato e soffocato in casa: chi è il venditore ambulante ucciso e i misteri di un delitto davvero violento

Novoli, un commerciante della loggia del Porcellino trovato morto. Lo scopre il fratello. Si indaga per omicidio, l’alloggio era a soqquadro

01 dicembre 2023
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FIRENZE. Mani e piedi legati con una corda e una busta di plastica in testa. È stato trovato così Safaei Chaikar Kiomars. Riverso sul pavimento dell’ingresso della propria abitazione in via Francesco De Pinedo 58 in zona Novoli. L’uomo, 72 anni di origine iraniana, viveva da solo e a fare la tragica scoperta è stato il fratello della vittima che si è recato al sesto piano della palazzina dove Safaei abitava da decenni, proprio perché non aveva sue notizie e non rispondeva al telefono.

Verso l’ora di pranzo il parente della vittima ha allertato immediatamente le forze dell’ordine. Si tratterebbe, dunque, di omicidio. È la pista che stanno seguendo gli investigatori della polizia e la procura di Firenze. Sembra infatti che Safaei sia deceduto in seguito a soffocamento, forse per un tentativo di rapina finito in tragedia. Secondo quanto appreso all’arrivo del fratello, accompagnato dal figlio e nipote della vittima, la porta di casa era aperta e l’appartamento era stato messo interamente a soqquadro. Sul posto si sono recati la squadra mobile, la polizia scientifica e il medico legale per svolgere i rilievi del caso ma, dalle prime parole del procuratore capo, il delitto risalirebbe alla tarda mattinata di ieri. «La scena si presenta complessa, si tratta di un delitto avvenuto in modalità violenta e ci sono molte tracce utili su cui lavorare ed indagare», commenta così il procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia all’uscita del condominio dove la vittima risiedeva.

Una zona residenziale composta da molte palazzine e alcuni negozi di quartiere. Safaei Chaikar Kiomars abitava in Italia da oltre quarant’anni e si era trasferito in questa traversa di viale Guidoni, a pochi passi dal Polo Universitario di Novoli e dal Palazzo di Giustizia. Come lui altri anziani hanno scelto questa via per abitare come i suoi ex vicini di casa che, attirati dalle luci delle volanti e dal nastro che chiude completamente la via, sono scesi in strada dove hanno appreso quello che è successo. «Una tragedia assurda. Fino allo scorso anno vivevamo proprio in quella palazzina, noi stavamo al quarto piano. Lui, se non sbaglio, abitava al sesto. Lo incontravo tutti i giorni in autobus, non lo conoscevo bene, ma mi è sempre sembrato educato. So che lavorava in centro» commenta un’anziana insieme al marito. E proprio in centro Safaei Chaikar Kiomars faceva il venditore ambulante sotto la loggia del Porcellino, dove vendeva bigiotteria. «Con mio padre siamo venuti ad assicurarci che stesse bene», dice, piangendo, il nipote. «Quando siamo arrivati, la porta era aperta. L’ha trovato mio babbo: era per terra, legato e aveva un sacchetto in testa. Non sappiamo chi possa averlo fatto».
 

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