Il Tirreno

Firenze

Commercio

Mercati a Firenze, piano contro la crisi: nuovi spazi e più fruibilità

di Valentina Tisi
Quello delle Cascine, il più grande di Firenze, è uno dei mercati che negli ultimi anni ha più sofferto la crisi del settore
Quello delle Cascine, il più grande di Firenze, è uno dei mercati che negli ultimi anni ha più sofferto la crisi del settore

In consiglio comunale arriva il programma di riorganizzazione dei banchi. Obiettivi: affrontare i mutamenti del settore e contrastare l’abusivismo

3 MINUTI DI LETTURA





FIRENZE. Approderà domani (lunedì 31) in consiglio comunale il nuovo piano dei mercati rionali.

Un piano che fotografa la situazione attuale, punto di partenza necessario dato che il precedente ha ormai 15 anni e che nel frattempo, tra crisi economica, pandemia, guerra e crisi energetica, il mondo del commercio ha subito enormi cambiamenti, e getta le basi per rendere i mercati più fruibili e rispondenti alle esigenze della comunità. Un piano che, proprio alla luce dei mutamenti nel settore, deve fare i conti anche con la riduzione di ambulanti.

Nell’ultimo decennio il settore ha visto infatti un brusco calo degli addetti, specchio di questo fenomeno è il più grande mercato settimanale di Firenze, quello delle Cascine, che partendo dai 300 banchi di qualche anno fa, ne ha persi per strada dai 20 ai 30. Tutti mutamenti che il nuovo piano elaborato dall’assessore al commercio Giovanni Bettarini tiene insieme. Quello che arriva domani in consiglio è il secondo step del progetto di riqualificazione in quattro mosse lanciato da Palazzo Vecchio l’anno scorso, il primo passaggio ha riguardato i quattro mercati coperti, il mercato storico di San Lorenzo, il mercato di Sant’Ambrogio, il mercato delle Pulci e i nuovi box nel mercato delle Cure. I prossimi passaggi saranno invece quelli dedicati alla definizione dei chioschi alimentari, le edicole e i fiorai che operano su suolo pubblico (240 in tutto), mentre il quarto e ultimo step riguarderà i raggruppamenti turisti e posteggi isolati (in città sono 520), vale a dire le postazioni posizionate in zone di alto interesse storico, artistico e culturale del centro storico che si differenziano dal mercato per la prevalenza di merci rivolte ai turisti e non alimentari. Il nuovo piano dedicato ai mercati rionali di tutti e cinque i quartieri della città vede quindi una riorganizzazione dei banchi, dovuta anche alla riduzione del loro numero. Per procedere a questo scopo sono state eseguite verifiche postazione per postazione per poter quindi procedere alla riassegnazione.

Il numero dei posteggi disponibili che è stato individuato a seguito di una ricognizione delle concessioni in essere tiene anche conto del numero di presenze di spuntisti (cioè operatori assegnati sugli spazi non concessionati) e ha permesso di verificare che alcuni posteggi risultano da tempo non occupati né da concessionari, né da spuntisti. Da qui la scelta di ridurre il numero complessivo dei posteggi previsti nel piano per evitare, da un lato il proliferare di operatori abusivi, dall’altro l’inutile sottrazione di aree pubbliche che invece possono essere riservate alla sosta o alla libera fruizione.

Il progetto non riguarda solo i 32 mercati rionali e settimanali, suddivisi in 25 giornalieri (come le Cure, Isolotto, Fanti, Ghiberti o Rifredi) e 7 mensili, settimanali e trisettimanali come ad esempio quello delle Cascine, ma comprende anche i mercati specializzati come quello dell’antiquariato o quello di fiori e piante in via Pellicceria. Inserite inoltre nel progetto di riqualificazione anche le 11 fiere promozionali: la fiera di San Giovanni, il Capodanno fiorentino, San Giuseppe in piazza Santa Croce, il Primo maggio e poi quella della Rificolona e dell’ Immacolata in piazza Santissima Annunziata, la fiera di Natale, l’ex festa del Grillo e di Ognissanti alle Cascine, oltre alle fiere di Campo di Marte e dell’Oltrarno, a cui si aggiungono le fiere dell’antiquariato e Quaresimali. Tra i punti presenti nell’atto anche la possibilità di ospitare in fiere e mercati progetti di inserimento lavorativo di persone affette da disabilità o che partecipano a specifici progetti sociali. Soddisfatto per il testo che arriva al vaglio del consiglio l’assessore Bettarini: «C’è stato un grande lavoro, portato avanti attraverso il confronto con tutti, dai quartieri alle associazioni di categoria», commenta.


 

Primo piano
Nella notte

Lucca, il boato e le fiamme: esplode una villa in Garfagnana, si cercano persone sotto le macerie

Sportello legale