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Il lutto

Campi dice addio a Renzo Bernardi, era un riferimento delle associazioni locali

Valentina Tisi
Campi dice addio a Renzo Bernardi, era un riferimento delle associazioni locali

Aveva lavorato come docente di matematica. Gli amici: «Amava la comunità»

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CAMPI BISENZIO. Poteva passare ore a parlare della storia di Campi, che si trattasse di trecciaiole o di sport non cambiava, la passione con cui Renzo Bernardi riannodava i fili del passato riusciva a catturare chi lo ascoltava. Ed è proprio quella passione nel tramandare i momenti della vita di Campi che in tanti adesso ricordano di lui nel dargli l’ultimo saluto. Bernardi, scomparso a 75 anni, non era solo un pezzo della storia del paese, era una persona che quella storia la sapeva raccontare e trasmettere attraverso l’impegno quotidiano nel mondo dell’associazionismo e della vita culturale di Campi.

Era stato insegnante di matematica e scienze a Prato ma tanti, tantissimi sono stati i ragazzi campigiani che accoglieva nella sua casa per fare ripetizioni e che, grazie alla sua capacità di insegnare, hanno fatto pace con quelle materie spesso ostiche. E poi i libri, i tanti volumi scritti e frutto di lunghe ricerche, dalla storia delle lapidi civili sparse sul territorio a quella delle squadre di basket di Campi. Ma Renzo Bernardi oltre ad essere una persona di grande cultura sapeva anche impegnarsi in prima persona per la valorizzazione del territorio. Per alcuni anni ha ricoperto il ruolo di presidente dell’Accademia dei Perseveranti, collaborando al rilancio del teatro Dante.

Tante le persone che alla notizia della sua scomparsa ne hanno condiviso il ricordo. «Renzo era uno di quegli ex ragazzi, soprattutto di Campi centro, che nel corso degli anni ‘90, partendo dal vecchio spirito campigiano, che si andava perdendo, si impegnarono con tante iniziative nella riscoperta della storia, delle tradizioni, della vita della campigianità più autentica – ricorda il presidente della Pro loco, Gianni Panerai -. Ne nacque un grande fervore culturale. Anche da loro ho imparato a conoscere ed amare la città. Senza la sua cultura sarebbe difficile immaginare la crescita successiva, la nostra centralità anche di idee nella realtà metropolitana di oggi. Quello fu un gruppo corale, che ebbe tra gli altri protagonisti Vincenzo Rizzo, Giovanni Bacci, Patrizia Nistri e tanti altri che tra le varie iniziative fondarono l'associazione culturale Campi per Campi, poi le tante pubblicazioni di storia locale, le ricerche su arte, monumenti, tradizioni».

Commosso anche il ricordo di Angelo Cerrato: «Era una grande e bella persona a cui stava molto a cuore la nostra comunità. Quando ero presidente della sezione soci Coop con Renzo, Giovanni e Vincenzo abbiamo organizzato l’iniziativa “In giro per Campi”, un’iniziativa molto apprezzata e partecipata. Poi la pandemia ci fermò quando dovevamo andare a visitare le ville di Campi Bisenzio. Il ricordo di quel lavoro mi emoziona tanto». Ma Bernardi era anche legatissimo alla famiglia, alla moglie, alla figlia e alle due nipoti che adorava. In tanti hanno deciso di portargli un ultimo saluto ieri nella sede della Pubblica assistenza, dove era esposto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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