L’Atalanta travolge i resti dell’Empoli e ora sogna lo Scudetto
Gli orobici infliggono agli azzurri la peggiore sconfitta interna di sempre. Ma i tifosi continuano a incitare la squadra e Campaniello è il più giovane esordiente in Serie A
EMPOLI. Al 75’ di Empoli-Atalanta ha fatto il suo ingresso in campo Thomas Campaniello, 17 anni il prossimo 29 febbraio, il più giovane esordiente in Serie A nella lunga storia della squadra, e al triplice fischio finale la Maratona ha accolto gli azzurri abbacchiati con una “sciarpata” e un coro “Dai ragazzi, noi ci crediamo!”. Le buone notizie per l’Empoli finiscono qui. In mezzo c’è stata l’Atalanta di Gasperini, che ora, libera dalle coppe, può cullare sogni neanche tanto mostruosamente proibiti, in altre parole Scudetto.
Il 5-0 col quale gli orobici, quasi senza sudare, hanno liquidato la pratica rappresenta un altro dato storico: la più pesante sconfitta interna dell’Empoli, che da ieri sera è piombato con due piedi in zona retrocessione e a maggior ragione ci resta oggi, mentre le altre concorrenti nella lotta salvezza (vedi Parma, Verona e Como) hanno iniziato a correre.
Da domenica a Genova, però, inizia un altro campionato, nel quale l’Empoli potrà contare su molti scontri salvezza al Castellani e dunque, aritmeticamente, nulla è perduto. Servirà però ritrovare la serenità mentale e soprattutto la salute fisica, perché è inutile girarci intorno: l’Atalanta ha vinto contro i resti dell’Empoli. Sarebbe molto probabilmente finita alla stessa maniera con tutti i titolari in campo, ma almeno gli ospiti avrebbero dovuto sudare, come hanno fatto all’andata (3-2 al Gewiss Stadium).
Sulla partita c’è poco da dire. Inizio horror per gli azzurri con tre occasioni per Bellanova, Zappacosta e Djimsiti nel giro di cinque minuti. Poi la tempesta è passata e quando gli azzurri hanno quasi cominciato a credere di potersela giocare (occasione per Kouamé al 15’) si è spenta la luce. Sotto la spinta di Bellanova e Zappacosta sulle fasce, l’Atalanta ha ricominciato a spingere e ha trovato il vantaggio al 27’ con un cross dello stesso Zappacosta deviato da Gyasi quel tanto che bastava per trasformarlo in un pallonetto vincente. Il raddoppio è arrivato sei minuti dopo con Retegui su cross di Lookman e il tris al 43’ con lo stesso Lookman (che poi farà doppietta, evidentemente litigare con Gasperini gli fa bene). Partita chiusa. Nel secondo tempo l’Empoli ha cercato almeno di evitare l’imbarcata ma l’Atalanta non ha fatto sconti ed è passata all’incasso ancora con Lookman in contropiede al 55’ e con Zappacosta al 74’ con la fotocopia dell’azione di De Ketelaere dell’andata (solo sull’altro lato).
Ora anche la panchina di Roberto D’Aversa potrebbe traballare, ma è ancora presto per dirlo. E certo quello che sta succedendo non è colpa sua. Il direttore sportivo Gemmi alla fine ha detto che è il momento di ricompattarsi e ha assicurato che il tecnico resta.
All’orizzonte ci sono i quarti di Coppa Italia, mercoledì 26 a Torino contro la Juve che stasera, facendo un favore all’Empoli, ha battuto il Cagliari a domicilio. Ma a questo punto e in queste condizioni una sfida che poteva essere una vetrina diventa più che altro un fastidio.