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Empoli, amarezza e qualche rimorso: «Col Toro una grande prestazione»

Empoli, amarezza e qualche rimorso: «Col Toro una grande prestazione»

Mister D’Aversa: «Buona gara, meritavamo di conquistare almeno un punto»

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EMPOLI. La sconfitta con il Torino, maturata in una serata fredda, umida e sfortunata, non è ancora stata digerita in casa Empoli. E ovviamente, come ogni battuta d’arresto, ha portato a diverse valutazioni. Nel post-gara, D’Aversa ha parlato apertamente di rammarico, ma esclusivamente per come è andata per la partita, ma la situazione dei tanti indisponibili non è certo estranea al ko. Il primo tempo degli azzurri è stato di grande intensità e spessore e ha visto gli ospiti in difficoltà, ma le partite durano ormai più dei canonici novanta minuti, e se Vanoli ha avuto modo di cambiare prima il modulo (dentro Vlasic all’intervallo) e poi l’intero attacco (con Adams e Njie), l’Empoli no, non ha potuto e non avrebbe potuto neanche volendo. Troppi gli assenti e poche le soluzioni. La squadra ha giocato a viso aperto, una volta preso il gol, ma non è riuscita a cambiare marcia e a produrre una reazione incisiva negli ultimi minuti.

Subito una precisazione: D’Aversa si è detto in disaccordo con questa disamina. Nel secondo tempo non ha visto alcun calo, né fisico, né tecnico: per lui, se Cacace avesse sfruttato la clamorosa palla-gol, il pareggio avrebbe cambiato tante valutazioni “del dopo”.

Il pensiero del mister si è concentrato esclusivamente sulla prestazione. «C’è molto rammarico per il fatto di non aver portato a casa nemmeno un punto, cosa che i ragazzi avrebbero meritato dopo aver fatto una grandissima prestazione. Credo che sia raro vedere una squadra battere 12 calci d’angolo. C’è rammarico anche perché la prodezza di Adams è nata da un doppio rimpallo, da uno dei rarissimi contrasti dove non abbiamo avuto la meglio, oltre che da una nostra distrazione. Vorrei anche sottolineare la bravura del portiere del Toro, di Milinkovic-Savic – prosegue il tecnico – soprattutto sulla conclusione di Colombo, e poi su un’altra situazione dove non siamo stati abbastanza cattivi nell’arrivare sulla respinta. Su questo possiamo fare poco e anche sulla struttura dei giocatori del Torino. Abbiamo provato schemi su palla inattiva studiati in settimana, ma ad incidere è stata anche la qualità di una squadra forte fisicamente e organizzata come quella granata».

Sulle dinamiche di questa amara sconfitta casalinga è intervenuto anche Lorenzo Colombo, tornato al centro dell’attacco. «La prestazione c’è stata, ma non possiamo essere contenti – dice –. Dovevamo riuscire in qualche modo e con tutte le nostre forze a portare a casa almeno un punto. Soprattutto nel primo tempo, è mancata un po’ di cattiveria offensiva; dal campo avevamo la sensazione di essere in controllo della partita, stavamo guidando la gara nella direzione più congeniale, ma non siamo riusciti a finalizzare e a sbloccare il risultato, cosa che invece hanno fatto loro».

L’attaccante scuola Milan ha le idee chiare soprattutto sulla chiave per andare oltre alla delusione e ripartire. Domenica gli azzurri saranno di scena a Bergamo, trasferta da brividi. «Tutto quello che abbiamo ottenuto ce lo siamo meritati. Guai però ad accontentarci di quanto fatto. Dobbiamo pensare partita per partita, e adesso all’Atalanta. Non abbiamo raggiunto ancora niente».

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