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Empoli, si vola: batte il Cagliari dell’ex Nicola e sale ai piani alti

di Paolo Nencioni

	Lorenzo Colombo segna il primo gol sotto gli occhi dell'ex Sebastiano Luperto
Lorenzo Colombo segna il primo gol sotto gli occhi dell'ex Sebastiano Luperto

Ottima prova degli azzurri alla Domus Arena: Colombo ed Esposito (2-0) mettono nei guai il tecnico dell’ultimo miracolo

20 settembre 2024
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EMPOLI. Sopra la Domus Arena è buio al triplice fischio finale, ma se guardi bene il cielo è azzurro su Cagliari, dove l’Empoli batte i padroni di casa e si regala il terzo posto in Serie A a braccetto col Napoli. Roba da urlo, impensabile a metà agosto, quando è cominciata la più lunga striscia positiva degli azzurri all’inizio di una stagione. Ed è quantomeno curioso che là in cima stiano due squadre come Empoli e Udinese che si sono salvate all’ultimo minuto dell’ultima giornata, lo scorso 26 maggio.

Nove punti in cinque partite per gli azzurri, frutto di due vittorie e tre pareggi, due sole reti incassate. Insomma, un cammino da grande per una piccola. E una vittoria ancora più pesante perché ottenuta sul campo di una diretta concorrente nella corsa alla salvezza. Perché, passata l’euforia, rimane questa la dimensione della truppa di D’Aversa, nessuno se lo può scordare. Intanto però è festa per i tifosi, non pochi, che hanno seguito la squadra in Sardegna.

Sentimenti opposti sull’altro fronte, con l’ex Davide Nicola che alla vigilia ha detto di voler guardare sempre avanti e mai indietro (cioè alla recente esperienza in azzurro). Ora guarda avanti ma vede un panorama poco promettente, con la contestazione che monta e una panchina che forse già traballa, anche se il presidente Giulini alla fine della partita gli ha confermato la fiducia («E’ lui il nostro condottiero»).

Il 2-0 col quale l’Empoli ha portato a casa i tre punti è un risultato giusto, frutto di una partita grintosa e anche di qualche buono spunto tecnico, di fronte a un avversario che ha puntato tutto sulla voglia ma è apparso quasi sempre sterile.

Detto dell’infortunio dell’ultima ora, quello di Maleh (risentimento a un adduttore) e dell’ingresso dal primo minuto di Anjorin (che ha confermato le buone impressioni dell’esordio con la Juve), il vantaggio azzurro arriva al 32’ grazie a una veloce combinazione tra Henderson, Anjorin e Colombo che scatta sul filo del fuorigioco e fulmina Scuffet in diagonale. La reazione del Cagliari è un’incursione di Luvumbo, anticipato da Vasquez al 38’, mentre Pezzella (anche oggi tra i migliori) e Zortea fanno scintille sulla fascia sinistra.

Nella ripresa Nicola sgancia subito il totem Pavoletti per un inconsistente Makounbou, ma la musica non cambia. E canta subito Esposito al 49’: prima si vede ribattere il tiro da Scuffet, poi mette a sedere l’altro grande ex Luperto e segna il raddoppio. Dieci minuti dopo Anjorin finisce la benzina, rilevato da Haas, e Nicola le prova tutte, gettando nella mischia prima Viola e Azzi, poi Gaetano e Lapadula con una squadra iper-offensiva. Lo sforzo produce solo un’occasione di Gaetano, alto sulla traversa e poco altro. Poi Esposito sfiora il tris su assist di Henderson e l’Empoli, memore delle clamorose rimonte del Cagliari nella passata stagione, non molla un centimetro. Un paio di mischie sventate da Vasquez sono il prologo a triplice fischio che manda in orbita gli azzurri.

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