Il Tirreno

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Serie A

Empoli, Ekong è l’ultimo figlio della Primavera dei miracoli

di David Biuzzi

	Emmanuel Ekong in azione (foto Juri Autovino)
Emmanuel Ekong in azione (foto Juri Autovino)

Dal tricolore del 2021 al ruolo di co-protagonista con i grandi nella massima serie: ma il suo percorso è diverso rispetto a quelli di Asllani, Baldanzi e Fazzini

19 settembre 2024
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EMPOLI. C’è una volta una meravigliosa Primavera… Già, fosse un favola potrebbe cominciare così. Però è una storia, una storia recente e quanto pare ancora in corso, non conclusa.
La Primavera in questione è quella dell’Empoli. E, per la precisione, quella che nella stagione 2020/2021, mica un secolo fa, sotto la guida di Antonio Buscé vinse uno storico scudetto. Quella che, come se il tricolore fosse poco, all’Empoli dei grandi ha poi regalato talenti come Kristjan Asllani, Tommaso Baldanzi, Jacopo Fazzini. Ma non solo. Già perché ora sembra essere il momento anche di un altro figlio di quella fantastica strada, il momento di Emmanuel Ekong. Attaccante classe 2002, che di quella Primavera era una colonna e un bomber. Ci ha messo un po’ più di tempo per farsi notare anche tra i grandi, ma ci sta riuscendo.

Il mercato estivo

Di sicuro c’è riuscito questa estate. Perché sembrava di passaggio, tra un prestito e l’altro, ma ha subito colpito il nuovo condottiero Roberto D’Aversa. Sia per il progetto iniziale, il 4-3-3, sia per l’attuale sistema, il 3-4-2-1. Ekong, infatti, ha la forza nelle gambe e lo spunto per spaccare le partite. E, non a caso, conta già 4 gettoni di presenza (3 in campionato) in stagione. Non banali, tra questi, gli spezzoni di partita consumati in casa della Roma (nel blitz ora pagato a caro prezzo dal tecnico De Rossi...) e contro la Juve. Pochi minuti, sia all’Olimpico che al Castellani, ma conditi da strappi importanti con annesse occasioni da gol create. Sabato scorso, ad esempio, l’azione che porterà Gyasi a sfiorare il colpaccio nasce proprio da un suo numero che crea la superiorità.

Ora protagonista

Eppure, come detto, Ekong sembrava in transito. Rientrato dal prestito all’Istria 1961 (21 presenza e 3 reti nello scorso massimo campionato sloveno), infatti, era dato in partenza per l’Hajduk Spalato di Rino Gattuso in Croazia. Attraversare nazioni e paesi, d’altra parte, sembra nel suo destino. È nato a Reggio Emilia, col papà Prince Ekong che giocava nella Reggiana (in Serie A), è cresciuto in Svezia (dove l’Empoli, nel 2018, lo ha pescato dal nel 2018 dal Brommapojkarna) e proprio di Svezia e Nigeria ha la nazionalità. Una sorta di globe trotter del pallone, insomma, che nel 2023 ha fatto tappa anche a Perugia (9 presenze in mezzo campionato di Serie B). Ora, però, si è di nuovo fermato a Empoli. Pronto a dire la sua e potrebbe essere chiamato a farlo anche domani, 20 settembre, in casa del Cagliari.

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