Montelupo, rapina in gioielleria: le indagini puntano sull’uomo a volto scoperto
Il primo si è finto cliente, gli altri due sono entrati col volto coperto. La titolare è stata minacciata facendole credere che la banda fosse armata
MONTELUPO. L’entrata nella gioielleria come se fosse un normale cliente. Ma quello che si è presentato alla porta del Compro oro di via della Pace a Montelupo ieri mattina alle 10 non era per niente interessato a pagare la merce. E appena si è aperta la porta si è capito il perché. In due a volto coperto lo hanno seguito facendo capire subito le loro intenzioni. E alla fine, sono riusciti a portare via oggetti preziosi in oro e argento, per il momento senza lasciare tracce.
Una banda che, evidentemente, aveva studiato bene il colpo. E che non ha avuto bisogno, per fortuna, di usare la violenza. I tre hanno minacciato la titolare facendole capire che in tasca avevano pistole e che era meglio non creare problemi. In realtà, non ci sono conferme sul fatto che chi si è presentato all’ingresso dell’attività commerciale fosse armato veramente. Ma, davanti alla minaccia di questo tipo, spesso chi si trova dall’altra parte sceglie di non reagire e fare tutto quello che gli viene chiesto.
La negoziante ha fatto proprio questo, riuscendo a non subire ripercussioni fisiche come, invece, avviene spesso in circostanze simili.
Lo choc, però, rimane. Ieri pomeriggio nessuno della gioielleria aveva voglia di parlare. Un atteggiamento comprensibile dopo una gran brutta esperienza, per fortuna terminata senza feriti e durata davvero pochi minuti. Uno spavento vissuto anche da alcuni clienti che, in base a una prima ricostruzione fornita, si trovavano all’interno dell’esercizio commerciale di via della Pace a Montelupo nel momento in cui la banda di rapinatori ha fatto irruzione con il chiaro intento di portare via oggetti preziosi dal negozio.
Sull’episodio di ieri mattina indagano i carabinieri della compagnia di Empoli ai quali dovrebbero essere molto utili i filmati delle videosorveglianze presenti nella zona, sia quelle di proprietà del Comune che quelle private. A cominciare dal primo rapinatore entrato fingendosi un cliente normale. Almeno lui era a volto scoperto e potrebbe essere riconoscibile. Per gli altri due ci sono poche speranze, ma gli uomini dell’Arma hanno a disposizione ore e ore di registrazioni e hanno buone probabilità di raccogliere elementi utili all’indagine per cercare d’imboccare la strada giusta con cui risalire agli autori del colpo nella gioielleria.
Sull’ammontare di quanto i tre sono riusciti a portare via sono ancora in corso le valutazioni da parte della titolare dell’attività. È probabile, però, che gli oggetti preziosi sottratti dagli espositori e dai cassetti del negozio valgano complessivamente alcune migliaia di euro.
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