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Empoli, gara di solidarietà per donare un piano al bimbo prodigio: dopo l’appello c’è il lieto fine

di Sara Venchiarutti
Empoli, gara di solidarietà per donare un piano al bimbo prodigio: dopo l’appello c’è il lieto fine

I genitori non si possono permettere di comprargli una “tastiera pesata” e la sua insegnante di musica si è mobilitata per cercare qualche donatore

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EMPOLI. Lui della musica si è innamorato un pomeriggio, sentendo le note di un pianoforte entrare dalla finestra aperta della sua cameretta. Ed è stato un po’ come quei colpi di fulmine: ti si insinuano nell’anima e niente è più come prima. Per Marco (il nome è di fantasia per tutelare il minore), che ha dieci anni e abita a Empoli, è cominciata così la sua passione per il pianoforte. Ha talento, vorrebbe suonare sempre. Anche perché per imparare al meglio ha bisogno di uno strumento con cui esercitarsi a casa.

Ma i genitori non possono permettersi di comprarlo. E poi un pianoforte in casa non ci starebbe, troppo grande. Servirebbe una “tastiera pesata” a 88 tasti: è lo strumento più simile al pianoforte. Ma anche quella a meno di 400 euro è impossibile da trovare. Troppo per delle finanze in sofferenza. E qui comincia la storia. «Pochi giorni fa ho pubblicato un appello su un gruppo Facebook per cercare aiuto. Ho raccontato la situazione chiedendo se qualcuno avesse una tastiera di questo tipo che non usava più da dare in regalo o a basso prezzo», racconta Elisa Racioppi, insegnante di pianoforte.

Marco è un suo allievo e, conferma Racioppi, ha un talento innato per la musica. «Fino a un certo punto – spiega Racioppi – la mamma era riuscita a pagare le lezioni di musica del figlio con tanti sacrifici. Poi, a causa di un peggioramento delle loro condizioni economiche, non è più riuscita a sostenere la spesa». E così Marco ha dovuto interrompere le lezioni per circa un anno, «anche se continuava a venire ai concerti, siamo rimasti in contatto», aggiunge l’insegnante. Poi, un giorno, nella scuola di musica si presenta una signora del posto. Conosce la storia e il talento di Marco. E ha voluto donare al bimbo la possibilità di continuare a studiare, regalandogli le lezioni. Finalmente Marco lo scorso gennaio varca di nuovo quelle aule. Da qui l’esigenza di uno strumento per esercitarsi, ma che non può permettersi. Il post dell’insegnante viene pubblicato su alcuni gruppi di Empoli e Firenze. E in poco tempo «siamo stati sommersi dalla solidarietà di centinaia di persone. Ho passato due giornate intere – racconta Racioppi – a rispondere a tutti: mi sono arrivati 1.500 messaggi. Chi non poteva offrire uno strumento ha proposto una colletta per acquistarne uno. Alla fine sono arrivate oltre dieci proposte di strumenti che ci avrebbero potuto regalare, altrimenti lasciati lì a prendere polvere». Dopo vari approfondimenti, «abbiamo scelto lo strumento migliore per le esigenze del bambino. Nonostante la scelta finale, le offerte di aiuto non si fermavano».

La tastiera sarà consegnata a Marco nei prossimi giorni. «Sarà una sorpresa, a lezione gli faremo trovare lo strumento sotto una coperta con un bel fiocco sopra. Sarà felicissimo e ovviamente terrò aggiornate le donne che ci hanno aiutato», assicura Racioppi con un sorriso. Sì, stavolta la bellezza non sta solo nel risultato. «Mi ha emozionato la risposta che è arrivata. È stato un gesto di solidarietà per aiutare un bimbo a seguire il suo sogno, ma molte persone – racconta l’insegnante – coltivano anche in vario modo la passione per la musica e per loro aiutare questo bimbo è stato anche un’occasione per dare un contributo a quest’arte». Poi cosa riserverà il futuro si vedrà. «Certo, il bimbo potrà cambiare percorso crescendo, ma la scelta deve venire da lui. Purtroppo – conclude Racioppi, che sui social ha dedicato alle persone che hanno aiutato Marco un’esecuzione al pianoforte – lo studio professionale di uno strumento non è ancora alla portata di tutti».

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