La serata choc
L’Empoli ritira il project financing per il nuovo stadio
L’azienda che avrebbe dovuto costruirlo sta attraversando un brutto momento, ma l’idea resta e verrà riproposta
EMPOLI. Un passo indietro per provarne a farne uno, decisivo, in avanti. Lascia intendere questo, tra le righe, il comunicato stampa dell’Empoli calcio sul progetto del nuovo stadio. La società, ieri, annuncia di aver «ufficialmente ritirato la proposta di project financing relativa alla progettazione e realizzazione degli interventi di ammodernamento e la gestione in regime di concessione dello Stadio “Carlo Castellani” di Empoli e dei relativi interventi complementari. La proposta era stata presentata al Comune di Empoli in data 21 dicembre 2018, in qualità di capogruppo mandataria del Rti costituito con Pessina Costruzioni spa... Non essendosi conclusa nel successivo trimestre la relativa istruttoria e dunque avendo perso validità detta proposta, Empoli Fc ritiene necessario rivedere e aggiornare i termini e le condizioni tecniche ed economiche dell’operazione, confermando tuttavia la propria volontà di addivenire alla realizzazione del nuovo stadio e confidando allo scopo nella fattiva collaborazione dell’amministrazione comunale».
Questo il testo dell’atto finale di un lunghissimo tira e molla tra società, Comune, aziende private, cittadini e altri soggetti chiamati in causa a vario titolo. A partire dal 12 agosto 2015, quando l’Empoli annunciò di voler realizzare, nell’area dove sorge lo stadio Castellani, il nuovo impianto “Enegam Stadium”, dal nome dello sponsor principale che avrebbe co-finanziato la sua realizzazione. L’obiettivo era quello di avere l’opera completata per l’anno del centenario, il 2020. Ora, quello che è un nuovo intoppo, rischia di mettere a rischio, per il prossimo anno, anche la posa della prima pietra del cantiere.
L’atto finale dell’iter burocratico avviene, come riportato nel comunicato di ieri, il 21 dicembre 2018. Giorno di presentazione ufficiale del progetto al Comune. La palla passa all’amministrazione che si deve pronunciare, entro tre mesi, sulla pubblica utilità o meno del progetto. Il Comune, però, rispedisce indietro la palla all’Empoli. La documentazione non sarebbe completa. L’Empoli, allora, integra i documenti e riconsegna nuovamente il tutto al Comune il 18 febbraio 2019. Troppo tardi, almeno dal punto di vista dell’amministrazione, per impegnare la nuova giunta a farsi carico di un progetto da 27 milioni di euro.
Siamo in periodo elettorale. Ad agosto, a quattro anni dalla conferenza stampa di presentazione dell’idea del nuovo stadio ma elezioni avvenute, cambia anche il dirigente comunale dell’area tecnica. Il Comune, nell’azione che dovrebbe portare rapidamente alla costruzione dell’azione da gol, si veda l’apertura del cantiere, cincischia e rallenta. Il macigno, però, era arrivato un mese prima. A luglio, infatti, la Pessina, l’azienda scelta per costruire lo stadio, è sull’orlo del fallimento. I libri contabili arrivano in tribunale per il concordato. Empoli e Comune scoprono che tutta l’azione costruita per andare in gol è sostanzialmente viziata da un fuorigioco del quale in pochi si erano accorti. Serve ripartire da capo. L’Empoli, forse, ha un altro partner già pronto con il quale presentare il nuovo progetto. Il Comune si dice pronto, dopo un nuovo bando, a valutare il project financing. Questa volta in tempi brevi.