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Poker con dedica per Loris Skerma: «Le reti? Sono tutte per il mio babbo»

di Michele Falorni
Nella foto Loris Skerma a segno contro il Certaldo nella partita di domenica: ha firmato tutte e quattro le reti con cui il Cecina si è aggiudicato la vittoria (foto Michele Falorni/Silvi)
Nella foto Loris Skerma a segno contro il Certaldo nella partita di domenica: ha firmato tutte e quattro le reti con cui il Cecina si è aggiudicato la vittoria (foto Michele Falorni/Silvi)

L’attaccante del Cecina si è sbloccato: «Merito di tutti, dobbiamo continuare così»

08 ottobre 2024
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CECINA. È fatta? Il successo di domenica sul Certaldo, 4-0 e altrettante reti di Loris Skerma (tutte frutto del gioco su azione) , rilancia le quotazioni dello Sporting Cecina. Sbagliato però sarebbe credere che il cielo sopra al comunale sia sempre sereno, perché per salvarsi e magari raggiungere la zona playoff ci sarà da faticare e, soprattutto, attendere il girone di ritorno.

Riuscire comunque a schiantare gli ospiti del Certaldo, retrocessi dalla Serie D, finalizzando la manovra offensiva nata dalla spinta sulle fasce e dai lanci in verticale conferma che la squadra gioca e quando segna domina. La prestazione è ottima, però serve più attenzione in difesa. Vista la fluidità delle percussioni, costanti e ficcanti, si può e si deve migliorare trovando la distanza giusta tra asse centrale e retroguardia. Skerma intanto si è sbloccato. Il suo è stato l’acuto del tenore sostenuto dalla forza del coro: il faccia a faccia con i fiorentini si riassume anche così, con undici titolari più le riserve pronti a capitalizzare le occasioni e a concedere poco agli ospiti. Applausi, questo sì, a Leonardo Cappellini che sul 2-0 è stato decisivo, aggiungendo altri due interventi in sequenza nella ripresa. La sintesi dei 94 minuti complessivi è che da una sponda all’altra ci siano intesa collettiva e, finalmente, il colpo secco sotto porta. Ai clienti di turno, spaesati, non è bastato il fraseggio breve e nemmeno qualche colpo a effetto. I rossoblù hanno giocato meglio.

«È stata una gara molto bella – commenta Skerma – per via della posta in palio che abbiamo preso con merito. Non vincevamo da un mese, ovvero da quando la stagione è iniziata. Se ho avuto un pensiero particolare dopo quest’ultima prestazione? Dedico le mie quattro marcature al mio babbo, Skender, che ogni volta viene allo stadio a seguirmi. Sono la mia soddisfazione personale – aggiunge il giocatore rossoblù – perché in campionato non avevo ancora realizzato, ma tutti in realtà abbiamo versato contributi determinanti e di certo non è soltanto merito mio. Divido la vittoria con i miei compagni che, come negli incontri precedenti, mi hanno sostenuto. Il periodo dall’inizio del torneo di Eccellenza a oggi per me è stato comunque positivo – ribadisce Skerma – perché di fronte alle difficoltà non bisogna abbattersi. Gioco per la squadra e la squadra gioca per me, come deve essere. L’obiettivo è ora costruire una serie positiva, poiché i tre punti sfilati a una diretta concorrente aiutano e alimentano l’entusiasmo. Pensiamo a una gara alla volta – conclude – mantenendo l’umiltà e provando a crescere ancora». Con il poker calato due giorni fa, Skerma compie pure un balzo notevole nella classifica dei cannonieri dove è a pari merito con i migliori del girone A, ossia Niccolò Chiaramonti e Nicola Cornacchia del Camaiore, inseguiti da Luca Andreotti del Fucecchio a quota 3 reti. Se i versiliesi sono in testa a quota 13 un motivo c’è. Hanno gli stessi punti della Pro Livorno Sorgenti, domenica scorsa frenata proprio dai rossoblù. Da oggi, lavoro al Loris Rossetti in vista della trasferta a Sesto Fiorentino.


 

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