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Punto azzurro, c’è il progetto: «Così cambierà il Galafone»

di Claudia Guarino
L’accesso del Galafone alle Spiagge Bianche
L’accesso del Galafone alle Spiagge Bianche

Il titolare: «Aspettando l’ok procediamo come l’anno scorso»

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ROSIGNANO. L’idea c’è. Il progetto, nero su bianco, anche. È stato completato e presentato in Comune. E, dato che per costruire bisognerà aspettare un via libera la cui tempistiche sono al momento un punto interrogativo, nel frattempo Gualtiero Bertucci e i soci del Sestante si preparano ad aprire il Punto Azzurro al Galafone secondo le modalità provvisorie già adottate lo scorso anno. «Ci piacerebbe – dice Bertucci – cominciare a offrire qualche servizio già dai fine settimana di marzo, tempo permettendo». Ma andiamo con ordine.

La concessione

Siamo alle Spiagge Bianche. Ed esattamente al Galafone. Qui, come sappiamo, proprio di fronte all’accesso che conduce sulla spiaggia, c’è una zona ampia 2. 600 metri quadrati adibita a Punto Azzurro che – dopo un periodo di gestione targata Nuovo Futuro – è stata assegnata alla Sestante di Cecina. La società, secondo quanto prevede lo schema di concessione, deve corrispondere al Comune di Rosignano un canone demaniale pari a 22. 558 euro e ha diversi gli obblighi. Da concessionaria, infatti, deve per esempio garantire servizi igienici, spogliatoi, docce, punto ristoro e passerelle per permettere l’accesso in spiaggia anche ai disabili.

Il progetto

E su queste premesse, la società ha preparato un progetto che consiste sostanzialmente nella demolizione dell’attuale e precario fabbricato e della successiva ricostruzione dello stesso. «Sarà sempre di legno – spiega Bertucci – con docce e spogliatoi, anche per diversamente abili, col magazzino per gli ombrelloni e col punto ristoro».

I tempi

I tempi di realizzazione? «Al momento è impossibile saperlo. Nel senso che i lavori, in sé, non sono particolarmente lunghi ma per iniziare, chiaramente, dobbiamo aspettare di avere le autorizzazioni e non sappiamo se ce le daranno e quanto tempo servirà per averle». Il progetto, infatti, deve passare al vaglio del Comune e della Soprintendenza e serviranno dei tempi tecnici. Oltretutto, in casi simili, è anche possibile che vengano indicate delle prescrizioni da attuare e, in quel caso, i tempi di dilatano ulteriormente. Insomma, c’è un iter amministrativo da seguire.

La stagione

E, in attesa di avere notizie dagli enti preposti, «noi ci stiamo organizzando per aprire come lo scorso anno (quando furono risistemate provvisoriamente le strutture esistenti per poter fare la stagione, ndr). Ci piacerebbe essere pronti per accogliere qualche cliente già a marzo, guardando alla Pasqua». E se dovessero arrivare i permessi per demolire e ricostruire «ben vengano. Se arrivassero in tempo iniziamo subito i lavori, ma certo non possiamo pensare di avere un cantiere aperto sulla spiaggia durante l’estate. Se ci fosse un rischio del genere sarebbe meglio rimandare tutto a stagione conclusa». Vedremo. Una cosa è certa: «Ci stiamo già preparando per la prossima stagione turistica».

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