Vada, svaligiano la casa e rubano anche i radiatori: «Ma il dolore più grande è non avere più i ricordi di mia moglie»
La rabbia del proprietario: «Questo paese è cambiato, prima era un gioiellino ora è il far west»
VADA. È tornato nella sua casa di Vada dopo una decina di giorni di assenza e ha trovato la porta forzata e le stanze messe a soqquadro. Anzi, «devastate», come dice lui. «Hanno asportato anche i radiatori del riscaldamento e hanno staccato le mensole con un piede di porco. Ma quello che fa più male è sapere che hanno portato via i ricordi di mia moglie che non c’è più». A raccontare questa storia è il diretto interessato, che preferisce non comparire con il suo vero nome. E non è l’unico caso simile avvenuto a Vada negli ultimi giorni. Ma andiamo con ordine.
L’arrivo a Vada
L’uomo, da quando è morta la moglie, abita fuori regione. Ma gli capita spesso di tornare nella casa di Vada che un tempo condivideva con la sua consorte. E quando l’ha fatto l’ultima volta, qualche giorno fa, ha trovato una brutta sorpresa. «La prima cosa che ho visto – racconta – sono stati gli strofinacci e gli attaccapanni rotti lasciati sulle scale». Ha subito capito che qualcosa non andava e quando è entrato in casa è rimasto a bocca aperta.
Il caos
Le stanze erano state messe a soqquadro. E c’era caos ovunque. «Erano spariti piatti, stoviglie, coperte, tv. Ma anche altro – racconta l’uomo – hanno portato via un sacco di cose». Per non parlare dei danni. «Si può dire che abbiano semi demolito l’appartamento. Nel senso che hanno asportato i radiatori e le mensole e, dato che con ogni probabilità hanno usato un piede di porco, hanno sfondato l’intonaco. Nel bagno, inoltre, hanno strappato una ciabatta multipresa danneggiando, anche in quel caso il muro». L’amarezza, insomma, è tanta. «Secondo me qualcuno ha vissuto in casa per giorni».
L’altra refurtiva
E non è finita. «Nel giardino ho trovato un decespugliatore e alcuni fucili da sub che non sono di mia proprietà. Probabilmente si trattava della refurtiva di un altro furto». I danni, comunque, sono notevoli, tra radiatori, mobili e infissi.
«È il far west»
«Ma il dispiacere più grande è legato al fatto che in quella casa c’erano i ricordi di mia moglie». Il proprietario della casa devastata, che si trova in via Pio La Torre, è andato poi a sporgere denuncia nella caserma dei carabinieri di Rosignano Solvay, che hanno avviato le indagini per arrivare a individuare i responsabili. «Dispiace – racconta la vittima del furto e dei danneggiamenti – perché prima Vada era un gioiellino mentre adesso, a quanto pare, è il far west». E si chiede perché, «come sembra, in zona non ci sono telecamere che avrebbero potuto riprendere quanto accaduto». Al proprietario, d’altra parte, non è rimasto che fare la conta dei danni subiti e rimboccarsi le maniche per rimettere tutto a posto.
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