Maltempo, a Riparbella devastati il vivaio e il frantoio: «Danni enormi, un disastro»
Colpiti dalla furia dell’acqua il Garden Flor e Terre dell’Etruria
RIPARBELLA. Due attività storiche separate da una manciata di chilometri ora hanno in comune la devastazione che la furia dell’acqua ha lasciato dietro di sé. E se il frantoio di Terre dell’Etruria a Riparbella, spiega il presidente della cooperativa di agricoltori Massimo Carlotti, «ha riportato danni enormi», nel vivaio dei fratelli Pallecchi «è andato tutto distrutto». Ma procediamo con ordine.
Il frantoio
«Il nostro frantoio di Melatina è stato colpito da un allagamento ed è momentaneamente chiuso – è questo il messaggio con cui Terre dell’Etruria annuncia via Facebook il disastro meteo –. Per maggiori informazioni, contattate l’ufficio del frantoio di Donoratico al numero 0565775486. Ci scusiamo per il disagio e grazie per la comprensione». Il frantoio in questione si trova nel territorio comunale di Riparbella e, come altre attività della zona, nella notte tra venerdì e ieri è stato inondato dall’acqua. «La situazione è gravissima – spiega Carlotti – e siamo all’opera per rimuovere l’acqua e il fango. Non sappiamo come e se ripartiremo considerando che abbiamo avuto danni ingenti a qualunque cosa: compresi i macchinari e la parte elettrica. Ad ogni modo ce la metteremo tutta per riprenderci, anche grazie all’aiuto dei nostri soci».
Il vivaio
Enormi danni ci sono stati anche al vivaio Garden Flor Etruria dei fratelli Pallecchi in zona Fiorino, nel territorio comunale di Montescudaio. «È esondato il fosso e l’acqua è arrivata fino alle serre – spiega Marco Pallecchi –. È tutto distrutto. Trent’anni di attività buttati via in poche ore». La conta dei danni ieri era ancora in corso ma «è stato danneggiato di tutto: dai camion ai trattori arrivando alle piante. E poi, l’attrezzatura. Tutto devastato». Per il momento non resta che fare l’inventario, capire che cosa è recuperabile e a quanto ammonta il danno complessivo ascrivibile agli allagamenti.
Conta dei danni
Una cosa simile, peraltro, dovrà essere fatta anche a Cecina dove il centro commerciale della Vallescaja è stato inondato da un mare di acqua poi diventata fango. Ecco perché ieri la maggior parte delle attività erano chiuse per ordinanza. In modo tale che fosse possibile ripulire tutto lo stabile. Anche in questo caso è in corso la conta dei danni che, provvisoriamente, sembra che non sia inferiore ai 60mila euro. Conta dei danni che in questi giorni riguarderà anche le altre attività commerciali del territorio colpite dall’ondata di maltempo che si è abbattuta su Cecina e sulle colline del Pisano nella notte tra venerdì e ieri.