Cecina, prende l’avversario per il collo durante un torneo: scacchista squalificato sei mesi
Maestro sospeso dopo l'iniziativa-caos all'hotel Tornese di viale Galliano: il cinquantanovenne accusato da un giocatore anche di avergli rubato una torre durante una partita
CECINA. Ha «polemizzato ripetutamente con l’arbitro, disturbando i giocatori con atteggiamenti derisori». Ma non solo. Durante una partita, inspiegabilmente, «all’avversario ha tolto una torre dalla scacchiera senza averla mai mangiata» e infine, questo il comportamento più grave, «ha aggredito fisicamente un giocatore, prendendolo per la collottola e strattonandolo con forza». Un torneo di scacchi che si è trasformato in una rissa da saloon, con l’arrivo dei carabinieri. Si è disputato il 2 giugno scorso all’hotel Tornese di Cecina, in viale Galliano, con la sentenza del giudice sportivo nazionale depositata lunedì scorso.
Per questo, un maestro lettone di 59 anni, è stato squalificato per sei mesi. Troppo grave, secondo l’organo federale, il suo comportamento. Non consono a luoghi dove, per altro, si deve mantenere il totale silenzio. Anche perché il giocatore avrebbe anche «accusato un avversario di averlo gravemente minacciato (senza che di ciò siano emersi riscontri), chiamando addirittura le forze dell’ordine» e «durante la premiazione posizionato una bottiglia di vetro sulla balaustra esterna di una finestra, con possibili conseguenze fisiche per eventuali passanti sulla strada qualora la bottiglia fosse caduta a terra», si legge nella pronuncia.
Il torneo – modalità “rapid”, nove turni di gioco dalle 10 alle 18 della stessa giornata, con 12 minuti di riflessione a testa e un incremento di tre secondi dopo ogni mossa effettuata – è stato organizzato dall’associazione “Gioacchino Greco” di Cecina, che da anni promuove a livello locale l’hobby delle 64 caselle. Fino al quarto turno, quindi a metà giornata, nessun problema. Ma è dopo che scoppia il putiferio. Il maestro, affrontando un avversario di Piombino, prima «si lamenta delle sue reiterate richieste di patta». Poi, a un giocatore lucchese, «toglie senza motivo la mano da sopra la scacchiera». Ma è nello scontro clou, contro un maestro moldavo di 21 anni col quale stava condividendo la leadership del torneo, che la situazione precipita. Quest’ultimo, durante il match decisivo, si lamenta con l’arbitro perché il cinquantanovenne lo starebbe «apostrofando con pesanti insulti in russo». Poi succede di tutto: il lettone muove un pedone e si nasconde dietro una tenda, continuando a disturbare, poi torna a sedere e racconta di subire minacce di morte, motivo per il quale chiama il 112. Infine, dopo aver perso, nella partita successiva “ruba” una torre al l’avversario (un grossetano) di fronte a un testimone che lo “inchioda”, costringendo l’arbitro a dargli partita persa.
Uno “show”, per così dire, che irrita tutti i partecipanti: «Ma che siamo al circo?», dirà uno di loro. L’arbitro, in tutti i modi, lo prega di comportarsi bene. Ma il maestro reagisce protestando, posizionando pure una bottiglia di vetro su una balaustra. E a un certo punto, al termine dell’iniziativa, «afferra per la collottola il ventunenne, strattonandolo con forza. È stato staccato dai presenti e invitato a lasciare la struttura. Lui si è rifiutato e, anzi, ha chiamato di nuovo le forze dell’ordine». I carabinieri arriveranno poco dopo, allarmati dalle minacce di morte di cui il maestro aveva parlato al 112. Ma non lo troveranno più: era già scappato per le vie di Cecina.