Solvay, 22enne ustionato nello stabilimento: cosa è successo e le condizioni del giovane
È stato investito da un getto di liquido caldo: è ricoverato al centro grandi ustionati. La nota dell’azienda e le reazioni dei sindacati
ROSIGNANO. È ricoverato nel reparto grandi ustionati dell’ospedale di Pisa in prognosi riservata. Ha ustioni nel 40 per cento del corpo, al braccio, al dorso. In base alle prime informazioni non sarebbe in pericolo di vita ma le ustioni vanno sempre prese molto sul seri e i sanitari hanno preferito sedare il paziente e prendere le massime precauzioni.
L’operaio, 22 anni, residente a Castelnuovo Misericordia, stava lavorando nel reparto di produzione di cloruro di calcio nello stabilimento Solvay di Rosignano quando qualcosa non è andato per il verso giusto.
Cosa è successo
In base alle prime ricostruzioni ci sarebbe stata una fuoriuscita di acqua bollente da una conduttura, (l’impianto era in manutenzione) e che l’operaio abbia aperto una portella. La ricostruzione dell’esatta dinamica però è particolarmente complessa e tre tecnici i del dipartimento di igiene e sicurezza sul lavoro dell’Asl Nord Ovest sono stati varie ore dentro il reparto per capire esattamente come siano andate le cose. L’inchiesta, per capire se si tratta di una manovra errata o di un impianto non in sicurezza, è in corso e per consentire tutti i necessari accertamenti una porzione dell’impianto è stata sequestrata.
La nota dell’azienda
Erano le 10,20 quando è accaduto l’infortunio e subito è scattata la procedura per prestare soccorso al giovane. A ricostruirla direttamente la società con una nota.
«Durante la conduzione di una manovra – fanno sapere dalla Solvay – l’operaio è venuto a contatto con del liquido caldo. La persona, che è sempre rimasta vigile e cosciente, ha ricevuto un primo soccorso nel rispetto delle procedure dello stabilimento ed è stata accompagnata al servizio interno di Medicina del Lavoro, nel frattempo il medico aziendale ha contattato il servizio 118, che ha disposto l’attivazione dell’elisoccorso Pegaso e che ha provveduto al trasporto della persona all’Ospedale di Pisa».
Il Pegaso è atterrato al campo sportivo di Rosignano aperto grazie all’attivazione della locale Pubblica Assistenza e dopo aver messo in sicurezza il ferito l’ha trasferito a Cisanello. Qui, dopo i primi controlli, è stato trasferito nell’area riservata ai grandi ustionati in attesa capire quale fosse la situazione che nel tardo pomeriggio di ieri era stabile.
I sindacati
«Questo ennesimo incidente – hanno commentato Stefano Santini, segretario generale Filctem Cgil della provincia di Livorno e Mirko Lami del dipartimento Sicurezza sul lavoro della Cgil Toscana – rappresenta una drammatica conferma dei pericoli che ancora minacciano l'incolumità fisica dei lavoratori. Nonostante gli sforzi profusi quotidianamente per migliorare la sicurezza, è evidente che quanto fatto finora non è sufficiente. La sicurezza sul lavoro non può più essere trattata con superficialità».
«L’incidente di oggi (ieri ndr) – hanno aggiunto i sindacalisti – richiama con forza tutti noi alla necessità di un rafforzamento continuo e costante di tutte quelle misure che possono e devono tutelare la vita e la salute dei lavoratori. Come Filctem-Cgil ribadiamo con determinazione la nostra richiesta a tutte le aziende del parco industriale Solvay: è urgente e non più procrastinabile la costituzione definitiva di un coordinamento tra rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, i responsabili del servizio di prevenzione e protezione e gli rls interni allo stabilimento. Questo organo è fondamentale per raccogliere esperienze, bisogni e segnalazioni provenienti da tutti i lavoratori, senza eccezioni, e per dare finalmente una risposta concreta alle criticità emerse fino ad oggi sulla sicurezza. Non ci fermiamo qui: chiediamo con forza che la sicurezza diventi una priorità assoluta e concreta, non solo sulla carta ma nella realtà di ogni giornata lavorativa».
Infine il sindacato ha espresso «vicinanza e il nostro pieno sostegno al lavoratore coinvolto, ai suoi familiari, amici e colleghi».
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