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Spiagge Bianche, resta il divieto di balneazione: ancora acqua scura e pesci morti nel fiume Fine

di Claudia Guarino

	Qui sopra un tratto del fiume immortalato da un cittadino (Foto da Facebook)
Qui sopra un tratto del fiume immortalato da un cittadino (Foto da Facebook)

Rosignano, fiume sorvegliato speciale a una settimana dallo sversamento: rimane proibito fare il bagno alla foce e attingere ai pozzi

24 agosto 2024
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ROSIGNANO. A una settimana dallo sversamento, acqua scura e pesci morti continuano a essere segnalati lungo il corso del fiume Fine. Dunque, anche se «i primi prelievi fatti da Arpat alla foce erano negativi – spiega il sindaco Claudio Marabotti – l’ordinanza (divieto di balneazione e di prelievo delle acque, ndr) resta in vigore a scopo cautelativo». Perché se è vero che, come sembra, i liquami sversati dall’allevamento di bovini a Santa Luce ancora non sono arrivati al mare, è anche vero che non possiamo sapere che cosa succederà. Dunque è meglio essere prudenti, mentre il fiume resta sorvegliato speciale. Ma andiamo con ordine.

Lo sversamento

Tutto ha inizio una settimana fa. Ed esattamente il 16 agosto quando da uno degli allevamenti della galassia Fattorie Toscane di Santa Luce, probabilmente per un malfunzionamento elettrico, fuoriescono dei liquami che vanno a finire nell’alveo di un fosso con confluenza nel Fine. Questo liquido scuro formato da sostanze di rifiuto va quindi a insinuarsi nel fiume per poi muoversi (molto lentamente) in direzione del mare. Tanto che qualche giorno dopo lo sversamento è stata segnalata, a monte, la presenza di pesci morti, poi rimossi dal Comune che si è mosso insieme alla Rea e alla polizia provinciale. C’è stato quindi l’intervento delle autobotti per prelevare i liquami depositati nei punti in cui il fiume è in secca e, in zona Maccetti, sono state posizionate delle panne che, sebbene non siano in grado di svolgere una funzione di diga, filtrano in parte l’acqua sporca con l’obiettivo di evitarne il più possibile il deflusso verso sud. Ed è alla luce di tutto ciò che il 19 agosto il sindaco di Rosignano ha deciso di firmare un’ordinanza per disporre il divieto di balneazione alle Spiagge Bianche nell’arco di cento metri a nord e cento metri a sud della foce del Fine e il divieto di prelievo delle acque del fiume (tramite per esempio i pozzi) a fini produttivi a valle dello sversamento. Un’ordinanza, questa, che non è ancora stata revocata.

«Ordinanza valida»

«C’è stata segnalata – dice il sindaco Marabotti – la presenza di pesci morti anche più a valle rispetto ai primi avvistamenti». Questo, con ogni probabilità, perché i liquami si sono mossi seguendo il corso del fiume. Tanto che acqua scurissima è stata segnalata pure nella zona delle Badie. Alla luce di tutto ciò «l’ordinanza resta valida» in via, appunto, «cautelativa» perché, a quanto pare, i liquami non hanno ancora attraversato la foce per poi finire nel mare. Resta comunque ferma la preoccupazione dei cittadini per una situazione che è sì monitorata ma per cui, almeno al momento, non risulta ci sia una misura risolutiva.

Le analisi

Sono comunque state messe in atto operazioni di aspirazione per contenere il fenomeno. Arpat, da parte sua, non ha ancora comunicato ufficialmente i risultati delle ultime analisi. Consultando il sito dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, comunque, si legge che i campioni presi il 20 agosto alla foce del Fine risultano “eccellenti” per quanto riguarda la concentrazione di escherichia coli ed enterococchi. L’acqua è dunque considerata idonea alla balneazione. C’è da capire che cosa è invece emerso dalle analisi sull’acqua del fiume. Vedremo.

Gli altri divieti

Resta per il momento in vigore anche l’altro divieto di balneazione, quello che riguarda lo specchio d’acqua intorno al pontile di Bonaposta a Vada. Quest’atto nulla ha a che vedere con lo sversamento, ma riguarda lo stato di degrado in cui versa il pontile a sud della foce del Tripesce. In tema di divieti di balneazione, ricordiamo che nel territorio comunale di Rosignano ne esistono anche di permanenti e riguardano le seguenti aree: la foce del Fosso Bianco al Lillatro, il canale di presa industriale, la foce del Chioma, il porto Cala de’ Medici e il porto di Vada. È stato invece revocato da qualche giorno il divieto di balneazione per l’area a sud della Bucaccia dopo lo stop ai tuffi stabilito – come da prassi – a seguito delle forti piogge.

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