Il Tirreno

L’ordinanza

Spiagge bianche, scatta il divieto balneazione: i motivi, la zona e cosa è successo nel fiume Fine

di Alessandra Bernardeschi

	La foce del fiume Fine all'altezza delle Spiagge Bianche
La foce del fiume Fine all'altezza delle Spiagge Bianche

Il provvedimento preventivo del Comune di Rosignano a causa dell’inquinamento originato da un allevamento di Santa Luce che ha causato un’importante moria di pesci

20 agosto 2024
2 MINUTI DI LETTURA





ROSIGNANO. Divieto di balneazione temporaneo da 100 metri a nord a 100 metri a sud della foce del fiume Fine sul tratto delle Spiagge Bianche nonché divieto di prelievo delle acque del fiume Fine, a valle dello sversamento, a fini produttivi. I divieti sono causati da uno sversamento di liquami provenienti da un allevamento nel comune di Santa Luce. L’Ordinanza, la numero 723 è stata firmata ieri mattina dal sindaco Claudio Marabotti.

Lo sversamento di liquame ha causato anche un’importante moria di pesci nel tratto di fiume che scorre sul territorio di Rosignano Marittimo. I liquami provenienti da un allevamento situato in via dell’Impero a Santa Luce, sono finiti in un fosso campestre che confluisce nel fiume Fine. Dopo l’allarme di ciò che stava accadendo la polizia provinciale, congiuntamente a Rea e alla squadra di reperibilità del Comune di Rosignano, ha coordinato le operazioni di rimozione dei pesci morti e ha provveduto a far intervenire delle autobotti per la rimozione di gran parte dei liquami. Inoltre, in zona Maccetti, sul fiume Fine, sono state posizionate delle panne per trattenere il materiale inquinante e impedirne, quanto più possibile, il deflusso verso sud.

I tecnici del Comune di Rosignano hanno però considerato la possibilità che il flusso del Fine possa aumentare visti gli eventi atmosferici dei giorni scorsi con abbondanti piogge e che dunque i liquami possano provocare una contaminazione in mare in corrispondenza della foce. La direttiva della Regione Toscana prevede inoltre di vietare la balneazione in via preventiva quando si verifichi una situazione inaspettata che potrebbe avere un impatto negativo sulla qualità delle acque e sulla salute dei bagnanti.

Nell’ordinanza di divieto di balneazione a firma del sindaco Marabotti viene rilevato che nel corso del Fine, a valle dello sversamento, potrebbero esserci delle prese d’acqua per attività produttive autorizzate dalla Regione. Da qui anche il divieto di prelievo di acque dal fiume. Copia dell’ordinanza è stata inviata ad Arpat, alla Regione Toscana, all’Asl Toscana Nordovest e alla guardia costiera.

Sembra che in questi giorni non ci sia pace su quei tratti di spiaggia tra Rosignano Solvay e Vada. Pochi giorni fa il divieto di balneazione ha interessato le acque circostanti il fosso della Buccaccia sul litorale a nord di Vada a causa di eventi meteorologici che hanno avuto, come conseguenza, il rilascio di acque miste in corrispondenza delle stazioni di sollevamento alla Mazzanta e al Fosso Bianco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Italia e Mondo
Parma

Neonati sepolti, i Ris tornano a scavare nel giardino degli orrori – Video

Sportello legale