Il Tirreno

BIBBONA. Le fiamme si alzano dalla finestra e il fumo «di un nero che non avevo mai visto prima» divora il muro e la persiana sovrastante. La donna che è in quella stanza prova a chiedere aiuto. I vicini accorrono. «L’abbiamo chiamata – racconta una dirimpettaia –, ma non ha risposto». Ecco la telefonata ai soccorsi e il suono delle sirene incrina il silenzio della mattina bibbonese. I vigili del fuoco gettano acqua e poi entrano nell’edificio in fiamme, dove trovano la 57enne Paola Dini morta, sul letto di camera sua, nella mattina di martedì 2 luglio.

Le fiamme

È successo tutto nella mattina di martedì 2 giugno. Siamo alla California. Ed esattamente al primo piano rialzato di una villetta a schiera al civico 15 di via Berlinguer. Intorno alle 8,45 lì dentro succede qualcosa. Chi abita in via Berlinguer a quell’ora è sveglio e praticamente tutti, intorno, si rendono conto che è appena scoppiato un incendio. Lo vede uno dei vicini che abitano nelle case di fronte: «Le fiamme erano sul retro – racconta – e da questa parte della strada non si notavano. Ma c’era un fumo nerissimo». E lo vede anche un altro dirimpettaio, che si trova a passare davanti alla casa mentre sta andando al lavoro. «Aiuto», dice la donna dall’interno. Qualcuno bussa, prova ad aprire la porta. «Signora, signora», gridano i vicini sull’uscio. Ma lei non risponde. Dalla finestra della camera lampeggia il fuoco. Non è notte e le famiglie che abitano lì (compresa quella che sta al piano di sopra) escono dalle proprie case e vanno in strada. Qualcuno dà l’allarme. Ed ecco che alla California arrivano i vigili del fuoco e due ambulanze: una della Pubblica Assistenza di Cecina col medico e una della Pubblica Assistenza di Bibbona. Ecco anche i carabinieri e polizia municipale.

Le indagini

I pompieri del distaccamento di Cecina, arrivati anche con l’autobotte, iniziano immediatamente a spegnere il fuoco ed entrano in casa notando che il grosso dei danni è nella camera da letto. Ed è subito chiaro che l’incendio è divampato da qui, sebbene le cause del rogo siano ancora in corso di accertamento. Si sa che l’incendio è divampato dal letto su cui la donna si trovava e che l’arredamento della camera è andato in fumo. Le indagini sono appena iniziate e al momento gli investigatori stanno analizzando ogni pista. Una delle ipotesi è che l’innesco del fuoco sia da ascrivere alla presenza di una sigaretta accesa che potrebbe essere venuta a contatto con una superficie infiammabile. Non sembra, d’altra parte, che ci siano segni di effrazione o che siano stati trovati elementi tali da far pensare a una qualche violenza. Le indagini, comunque, stanno procedendo.

La vittima

Fatto sta che la donna – pur riuscendo a chiedere aiuto – non è poi riuscita a fuggire dalle fiamme ed è stata trovata senza vita sul letto. La salma è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale di Cecina da un mezzo delle onoranze funebri dell’impresa Frongillo e posta a disposizione del magistrato, che dovrà decidere se disporre o meno l’autopsia. L’appartamento, d’altra parte, è stato sequestrato e non risultano problemi di stabilità al piano sopra quello dell’incendio, i cui abitanti (due persone) sono rimasti lievemente intossicati dal fumo e soccorsi dal personale del 118. Soccorso anche un vigili del fuoco per una lieve ustione a un gomito. Paola Dini, 57 anni, era originaria di Cecina e da qualche tempo viveva in affitto nell’appartamento bruciato. Lascia un compagno e una figlia che – una volta conclusi gli accertamenti eventualmente disposti dal magistrato della Procura – potranno organizzare il funerale.