Il Tirreno

L’ultimo saluto

Cecina, l’addio a Tripoli Giannini: funerali in Duomo con i bersaglieri

di Michele Falorni
Tripoli Giannini a cento anni, nel 2012, mentre segue la Targa Cecina
Tripoli Giannini a cento anni, nel 2012, mentre segue la Targa Cecina

Cordoglio unanime per il nonno più vecchio d’Europa

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CECINA. Circondato dagli affetti e dalle foto di una vita lunghissima, Tripoli Giannini è morto a 111 anni e 133 giorni domenica 31 nella sua casa di via Trieste, dove per anni ha ricevuto amministratori e autorità per festeggiare il compleanno, sempre ridendo e scherzando sull’anagrafe, l’età e il futuro.

Nato il 20 agosto 1912, era il bersagliere e il nonno più vecchio d’Italia. Trisavolo, aveva conquistato in estate la seconda posizione in Europa e la quinta nel mondo. Un colpo da maestro, di cui lui, guardandosi attorno dopo avere spento le candeline, volentieri si compiaceva. I funerali, curati dall’impresa funebre Frongillo, si svolgeranno domani alle ore 14.30 in Duomo, alla presenza dei familiari e degli amati bersaglieri pronti ad onorarne la memoria. Sarà sepolto al cimitero cittadino accanto alla moglie Tosca, che – ha detto il figlio Romano, l’altro era Sergio, scomparso vent’anni fa – «lo aspetta da quaranta anni».

Raccontare la sua vita significa salire sulla macchina del tempo e tornare all’inizio del secolo scorso. Unico superstite della Targa Cecina, di cui disputò la leggendaria corsa del 1929, ha partecipato alla prima e alla seconda guerra mondiale, ricevendo quattro mesi fa dal vicesindaco Antonio Giuseppe Costantino e dal consigliere delegato allo sport Mauro Niccolini l’Omino di ferro, massimo riconoscimento che l’amministrazione assegna ai suoi cittadini più illustri.

Con loro erano presenti Valentino Marliani (presidente provinciale onorario) e Ivonio Niccolai (vice), oltre al consiglio dei bersaglieri composto dal presidente Giovanni Montanelli, dal vice Riccardo Baldanzi e dai consiglieri Luciano Martellacci, Ivonio Niccolai, Dante Raffaelli e Massimo Lessi, dal presidente sanvincenzino Doriano Verani, dal segretario Giuseppe Pellegrini, dal capo fanfara Giacomo Giacomelli e dal vice Mario Fulceri.

Il protagonista di questa storia ha conosciuto pure Garibaldo Marchini, l’aspirante sottotenente al quale la sezione cecinese (da lui fondata) è dedicata. Conosciuto da tutti, ha superato la visita della patente di guida fino a 103 anni, stringendo sempre la mano e augurando buona salute – lui che ne aveva tanta – ai medici che lo visitavano. Quand’era già centenario, una domenica di settembre approfittò della bella stagione e si presentò accompagnato alla partenza della corsa podistica simbolo della Targa Cecina. Venne sommerso dagli applausi e dalle pacche sulle spalle. Ai corridori ricordò di competere onorando per la casacca rionale che indossavano. Un mito, che trascorreva le giornate in cucina sfogliando qualche giornale e ascoltando i racconti di chi andava volentieri a trovarlo. Palloncini rossi, tre numeri 1 gonfiati e mazzi di fiori ne hanno festeggiato l’ultimo traguardo. «Tripoli merita un epitaffio speciale – ha scritto il figlio sulla propria pagina Facebook – e nei prossimi giorni lo scriverò. Ora è il momento del silenzio e delle preghiere. Buon anno a tutti». Un’infinità di condoglianze sul social blu. Era davvero un personaggio.
 

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