Il Tirreno

Il caso

Cecina, "Sciacquette politiche": il post dell'esponente Pd che infiamma la campagna elettorale

di Gabriele Buffoni
A sinistra Vincenzo Argentieri
A sinistra Vincenzo Argentieri

Prima il commento sotto a un post di Matteo Renzi poi l'uscita social indirizzata a due esponenti della lista civica Cecina Cresce

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CECINA. Da una critica sotto a un post dedicato a Matteo Renzi alle offese personali il passo è breve. È la politica al tempo dei social, specialmente in periodo di campagna elettorale. E così anche a Cecina nei giorni scorsi è scoppiata la bagarre in merito a un post del garante territoriale del Pd Vincenzo Argentieri (ex presidente dell’assemblea del partito cecinese e già a capo nel recente passato del Polo Tecnologico Magona) che ha utilizzato il termine “sciacquette politiche” per definire due esponenti (l’ex presidente del consiglio comunale Sabrina Giannini e Luna Biondo, entrambe in passato in quota Pd) della lista civica Cecina Cresce che sostiene il candidato a sindaco Federico Fulceri.

Tutto è partito da un post sul leader di Italia Viva Matteo Renzi pubblicato da Katia Calderone, ex assessora renziana della giunta guidata da Samuele Lippi (l’unica a non essersi dimessa dopo il rientro “lampo” dell’allora sindaco). È proprio tra i primi commenti che ne spunta uno di Argentieri: prende vita una discussione accesa che finisce per scendere nella politica locale. E per coinvolge sia Biondo che Giannini. Finché, troncando il diverbio, lo stesso esponente dem decide di pubblicare il post della discordia: «non desidero interagire con delle sciacquette...». Tanto basta a scatenare un putiferio di reazioni. A partire dallo stesso Pd di Cecina che prende subito le distanze. «Le parole contano e hanno un peso – si legge sulla pagina ufficiale del partito – soprattutto quando si tratta di combattere la cultura del patriarcato. Chiediamo scusa alle donne che si sono sentite offese, tutte, leggendo il post di un nostro tesserato da cui ci dissociamo per la terminologia e i toni usati».

Intanto il post incriminato sparisce. «L’ho cancellato per disciplina di partito – dichiara Argentieri – e mi scuso per ciò che ho scritto. Non era mia intenzione offendere le donne con il termine “sciacquette politiche”, tant’è che – anticipa – in campagna elettorale sosterrò una donna e ho proposto al partito il nome di due donne come possibili candidate: la parola sta a indicare persone superficiali. È questa l’accezione con cui l’ho utilizzata. L’ex presidente del consiglio Giannini – spiega – sollevò poco tempo fa una polemica su un incontro organizzato dal Pd alla villa della Cinquantina dicendo che lo stabile era inagibile, ma si è dimenticata che mesi fa l’ex sindaco lì aveva organizzato la borsa del turismo. Luna Biondo invece mi ha tacciato di opportunismo per aver ricoperto un incarico al Polo Magona ma io fui eletto dal consiglio di amministrazione. E dei 20mila euro lordi di compenso annuo, una parte sostanziale l’ho sempre devoluta al partito».

Le reazioni però non si placano. E a scendere in campo è lo stesso candidato Fulceri. «Sono davvero stupefatto dalle recenti esternazioni di un dirigente del Pd cecinese. Non posso fare a meno di constatare quanto il mio concetto di politica sia all’opposto – dichiara Fulceri – è evidente che dobbiamo ripartire da zero, riscoprendo il concetto di rispetto. Esprimo la mia piena solidarietà alle straordinarie donne che collaborano con me». Argentieri però non ci sta. «Fulceri vorrebbe fare del moralismo e parlare di correttezza – commenta – ma a metà settembre venne da me dicendomi della sua intenzione di candidarsi». Rivelando così il principale retroscena sulla formazione della nuova lista civica. «Ci disse che era disponibile a candidarsi ma non voleva spaccare il partito – racconta il presidente dell’unione comunale Claudio Vanni – e ne prendemmo atto. Poi però, subito dopo, divenne di pubblico dominio che si riuniva già con Lippi per questo progetto: chiedemmo a Fulceri di prendere le distanze perché ci fossero le condizioni di un rapporto positivo con il partito ma da allora non ci sono più stati rapporti: immagino – conclude – che fosse tutta una manovra, alquanto infantile, per cercare di destabilizzare dall’interno il Pd. Questa polemica però – conclude – è del tutto inutile: bisognerebbe parlare dei temi della città, non scendere sulle offese personali». Lapidario il commento di Fulceri. «I problemi del Pd li lascio a loro – commenta il candidato di Cecina Cresce – io voglio solo parlare di progetti per i cittadini da attuare per i prossimi cinque anni».
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